“… anche la Campania ha dato, soprattutto al Nord Est. Per anni le industrie del produttivo Veneto hanno scaricato illegalmente rifiuti tossici nella nostra terra, facendo affari con la camorra”. In questi termini Enzo Amendola, segretario regionale del PD, risponde al ministro dell’Agricoltura e candidato alla presidenza del Veneto, il leghista Luca Zaia, che boccia un eventuale impianto nella sua regione.
“Questa mattina il Governo ha approvato il decreto legislativo sul nucleare. E, a quanto si apprende, una centrale sara’ costruita in Campania, nel silenzio assoluto dei rappresentanti del centrodestra nostrano. Nicola Cosentino, Mario Landolfi e il ‘candidato fantasma’ Stefano Caldoro, rimangono zitti.
A loro va la mia domanda: siete d’accordo con l’istallazione di una centrale nucleare nella nostra regione? Dove volete costruirla?”.
Il Pd dunque si manifesta categoricamente contrario a quella che viene definita una “imposizione romana”.
“La Regione Campania – continua Amendola – si e’ gia’ opposta con una legge approvata nell’ultima finanziaria. E il nostro candidato, Vincenzo De Luca, ha ribadito il suo ‘no’. E’ il momento di essere chiari con i cittadini”.
All’invettiva risponde prontamente il capo dell’opposizione i Consiglio Regionale, Francesco D’Ercole. “In verità – ha dichiarato – il Pd ed il centrosinistra erano anche contro discariche e termovalorizzatori e la Campania si è ritrovata con cumuli di spazzatura più alti dei primi piani dei nostri palazzi. Forse il giovane segretario regionale del Pd, Enzo Amendola, non ha tempo di leggere i giornali, altrimenti saprebbe che il Pdl si è battuto fin dall’inizio contro il “no” al nucleare inserito nella finanziaria regionale ed ha anche presentato un emendamento abrogativo, respinto dalla maggioranza. Quindi, più chiara di così, la posizione del Pdl su questo argomento non potrebbe essere. Mi sembra opportuno – aggiunge – ribadire ancora una volta, visto che questi signori fingono di non sentire ed anche per evitare inutili strumentalizzazioni, che la nostra posizione non vuol dire che noi si voglia l’installazione sul territorio campano di centrali nucleari, bensì che noi siamo disponibili al dialogo anche sul ricorso al nucleare che rappresenta una scelta strategica nazionale sottratta alla competenza regionale. Anche perché, siamo convinti che il “no” a priori e “senza se e senza ma” della Campania alla possibile realizzazione di tali impianti, potrebbe ritorcersi contro la comunità campana che, nel caso, potrebbe ritrovarsi o a pagare un costo decisamente più alto per approvvigionarsi dell’energia elettrica oppure a restare addirittura a secco. E, per evitare questi rischi, saremo pronti a confrontarci con il Governo – che da parte sua, ha più volte sottolineato che tali scelte saranno assunte in collaborazione con le regioni, senza preconcetti e pretestuosità demagogiche, né steccati ideologici. Perché – conclude D’Ercole – dopo essere stati costretti per anni a convivere con la puzza della spazzatura sotto il naso, sarebbe davvero incomprensibile ed inaccettabile, se per soddisfare il fondamentalismo dei signori del “no” a prescindere, ora dovessimo anche acconciarci a sopportare il rischio della privazione energetica”.
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