No, in quest’articolo non si tratta dell’imminente derby di calcio tra biancoverdi e giallorossi. Nei giorni scorsi la vicina Benevento ha avuto un eco nazionale a seguito della kermesse Janara. L’evento, che avvenuto in concomitanza dell’equinozio (21-23 marzo), ha ricevuto un duro attacco da parte dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti, fondata nel 1994 da don Gabriele Amorth e da padre René Chenesseau, entrambi esorcisti.
“Peccato che le amministrazioni locali di mezza Italia promuovano sempre più spesso iniziative legate al tema della stregoneria e dell’occultismo, ritenendole un richiamo che garantisce introiti ai comuni e vantaggi al cosiddetto indotto” sottolinea l’Associazione che nel 2014 è stata riconosciuta dalla Chiesa come Associazione Privata di Fedeli. “Non si creda che le giunte coinvolte abbiano precisi orientamenti politici o ideologici – continua la nota – Niente di tutto questo. L’esempio più lampante è quello di Benevento, dove il sindaco è Clemente Mastella, con alle spalle una lunga carriera politica iniziata con la Democrazia Cristiana. La sua è sempre stata una militanza segnata dall’appartenenza all’area popolare e centrista. Ebbene, proprio l’amministrazione da lui guidata – sottolinea l’associazione – ha promosso nei giorni scorsi, guarda caso in concomitanza dell’equinozio (21-23 marzo), l’evento ‘Janara-Le Streghe di Benevento'”.
La rassegna è stata aperta da un convegno con tutti i sindaci delle “città delle Streghe” (Rifreddo, Triora, Castel del Monte, Uggiano, persino l’americana Salem) accolti da quello di Benevento. “La stregoneria è non solo una realtà di per sé oggettivamente contraria al cristianesimo, ma nemica della libertà e della dignità dell’essere umano. Quindi costituisce una prospettiva in sé deviante. Considerare un fenomeno e trattarlo come un dato culturale o folcloristico – sottolineano però gli esorcisti – non vuol dire necessariamente giustificarlo, ma significa conoscerlo anche per affrancare le persone da atteggiamenti pericolosi per la loro condizione e, quindi, dannosi alla crescita umana, personale e sociale. Questo pericolo si manifesta sia in chi promuove, sia in chi accoglie la stregoneria. Pensare pertanto di far divertire la popolazione, bambini e adolescenti inclusi, con tematiche appartenenti al mondo del male, dei malefici, dell’orrido e del macabro, qual è appunto la stregoneria, denota un gravissimo malessere interiore e un’assenza di coscienza civica, soprattutto in chi ricopre ruoli politici o istituzionali e che promuove con enfasi simili scellerate iniziative. Favorire il mondo delle tenebre invece che quello della luce, non può che condurre prima o poi inevitabilmente a conseguenze tragiche, a livello individuale e collettivo”.
La replica del sindaco di Benevento Clemente Mastella
“La kermesse Janara è storia, identità e rievocazione intelligente tra leggenda e radici. Non è né esoterismo, ancora meno pratiche oscure, tutte cose lontane anni luce dalla mia storia personale, culturale e politica. Non ce n’è stata la minima traccia in un fine settimana che è stato unanimemente apprezzato come momento di promozione turistica e culturale. Tra folklore, spettacolo e riflessione culturale abbiamo raccontato ciò che fa parte del patrimonio materiale e immateriale della Città di Benevento con un’eco nazionale. L’Associazione internazionale degli Esorcisti stia tranquilla: da cattolico sono ben altre le diavolerie che mi preoccupano e i mercanti che profanano il Tempio: non certo chi aiuta l’immagine e l’economia della città con professionalità e senza senza alcuna intenzione di offendere o contrastare la sensibilità di nessuno, tantomeno dei cattolici. Inoltre, questa edizione del Festival ha voluto dedicare una particolare attenzione e riflessione sulla figura della donna, sulla sua emancipazione e sul superamento degli stereotipi che, nel corso della storia, l’hanno vista vittima di pregiudizi e discriminazioni. Parlare della figura della ‘strega’ nel nostro contesto significa anche raccontare il riscatto e la forza di tante donne ingiustamente perseguitate nei secoli.
Abbiamo scelto di aprire questo evento parlandone con studiosi ed accademici provenienti da rinomati atenei, antropologi, storici del Medioevo e del Cristianesimo tra i più importanti d’Italia proprio per confrontarci anche con le riflessioni cristiane e cattoliche, Il Festival ha proposto eventi spettacolari e suggestivi che affondano le loro radici nelle tradizioni locali, con spettacoli teatrali, rievocazioni storiche, conferenze e momenti di approfondimento culturale. Nulla di ciò che è stato messo in scena ha avuto a che fare con il mondo dell’occulto: il nostro obiettivo è stato quello di promuovere la cultura e la storia di Benevento con un approccio aperto e inclusivo. Evitiamo interpretazioni distorte, fraintendimenti e soprattutto cupi residui integralistici di cui la stessa cultura cattolica si è liberata da tempo”.