Dolce Vita, Aufiero: Festa non doveva essere arrestato, inaccettabili giustizia di piazza e attacchi ai magistrati

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AVELLINO- “Occorre fare una giusta premessa. Dobbiamo dire che Festa ad aprile non doveva essere arrestato e l’ha sentenziato la Corte di Cassazione. Detto ciò, dobbiamo respingere l’idea, sia pure come provocazione, della giustizia di piazza, come va respinto ogni attacco fatto in un’ intervista ai magistrati che hanno condotto le indagini”. Il presidente della Camera Penale Gaetano Aufiero, che tra l’altro difende anche alcuni degli indagati nell’inchiesta “Dolce Vita” ha commentato così le esternazioni dell’ ex sindaco di Avellino Gianluca Festa nel corso di un’intervista al direttore di Itv Franco Genzale. “Inaccettabile- ha continuato il penalista- annunciare in un’intervista azioni giudiziarie contro i magistrati e ciò prima ancora che si celebri il processo, a pochi giorni dall’ avviso di conclusione delle indagini preliminari”. Come per il penalista, appare grave anche il riferimento di Festa alle intercettazioni: ” E’ grave insinuare che le intercettazioni siano state manomesse e falsificate- ha proseguito Aufiero- senza precisare chi lo avrebbe fatto, quante e quali sarebbero oggetto di manomissione. Di tutto ciò si discute in un processo e sempre e solo in un’aula di giustizia. E’ evidente che siamo tutti sottoposti alla legge e di eventuali responsabilità, a chiunque attribuibili, si discorre in un processo”. Processo a cui non restituisce serenità il clima che si sta creando: ” Tutto ciò sottrae serenità in vista dell’ imminente udienza preliminare e per l’ avvio di un eventuale processo. Non bisogna dimenticare che ci sono anche altri 25 indagati che hanno diritto ad un processo giusto davanti ad un giudice terzo e in un clima di assoluta serenità “.