Raid in carcere, sale il numero degli indagati: Procura dispone esami su spranghe e bastoni

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AVELLINO- La Procura di Avellino continua ad indagare per identificare gli autori del brutale pestaggio avvenuto nella notte del 22 ottobre scorso, quando un gruppo di detenuti si è introdotto all’interno della Sezione Comuni al primo piano nell’area destra del carcere di Bellizzi Irpino e oltre ad opporre resistenza agli agenti della Polizia Penitenziaria ha raggiunto la cella numero 8 dove si trovava un detenuto ventenne napoletano, Paolo Piccolo, aggredendolo brutalmente e provocandogli lesioni per cui e’ ancora ricoverato in prognosi riservata al Moscati di Avellino. Le indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Avellino Luigi Iglio, sono condotte dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria. Fondamentali sono stati i primi riscontri eseguiti dal personale del Carcere e dal Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria nella stessa notte in cui sono avvenuti i fatti. L’ultimo atto della Procura di Avellino, a seguire con attenzione l’evolversi delle indagini lo stesso Procuratore Domenico Airoma e l’ Aggiunto Francesco Raffaele, che coordina la Sezione specializzata “Criminalità intramuraria”, e’ un decreto di sequestro di bastoni e spranghe, almeno una decina, rinvenute nel corso delle perquisizioni eseguite dal personale della Polizia Penitenziaria. Si tratta di ulteriore materiale che si aggiunge a tute e scarpe che erano state già sequestrate e messe a disposizione per accertamenti, perche’ potrebbero essere oggetto di accertamenti dai reparti specializzati nelle tracce e nei campioni di sangue e di DNA. Il materiale, in questo caso gli oggetti contendenti, potrebbero essere stati verosimilmente utilizzati nell’aggressione ai danni del giovane detenuto napoletano. Per l’ aggressione e per i fatti avvenuti la Procura di Avellino ha iscritto nel registro degli indagati anche una nuova persona, un altro detenuto. Sale a tredici il numero degli indagati per le ipotesi di reato di tentato omicidio in concorso e di resistenza a pubblico ufficiale, provvisoriamente contestati. La Procura va avanti dunque per fare piena luce su quanto avvenuto.