Avellino – Puc: tempi strettissimi per l’adozione. Incombe la data del 23 gennaio, termine ultimo per l’approvazione del nuovo Piano Urbanistico Comunale e, tra surroghe e momenti di crisi, l’amministrazione di Piazza del Popolo si organizza. In vista dell’importante scadenza, infatti, dal 17 al 23 gennaio il Consiglio comunale si riunirà, quotidianamente e con ritmi serrati, per procedere alla conclusione di un iter che ha manifestato, sin dagli albori, non poche ‘discrepanze’. Dopo l’incontro tra il primo cittadino Galasso, l’assessore Rotondi ed il progettista milanese Cagnardi, si attendono ora le indicazioni relative al nuovo Piano. Indicazioni che dovrebbero arrivare proprio da Cagnardi che, per l’occasione, raggiungerà la città di Avellino. Sarà infatti nel capoluogo il prossimo 12 gennaio per relazionare sul Piano, anche se ha già anticipato la volontà di non apportare al documento alcuna modifica. Nonostante le 300 osservazioni presentate. “Ci attende un periodo di lavoro intenso – ha spiegato Galasso – per questo faccio appello alla disponibilità di tutti, soprattutto dell’opposizione. L’approvazione del Puc sarà un risultato di tutto il Consiglio e non solo della maggioranza”. Nessun timore, da parte del primo cittadino, per i tempi ristretti: “Non siamo in ritardo. I tempi sono ristretti ora così come lo erano in principio. Ma Avellino avrà il suo Puc”. Se la volontà di procedere all’approvazione, dunque, davvero non manca, non mancano neanche i classici cavilli burocratici che, almeno in un momento del genere, sembrano quantomai adatti a gettare benzina sul fuoco in una situazione sin troppo ‘ardente’. Prima di procedere alla discussione sul Puc, infatti, sarebbe necessario convocare la relativa Commissione che, almeno per ora, non può riunirsi a causa della mancanza di un membro che sarà colmata proprio oggi con Luca Iandolo. “La maggioranza – ha spiegato il consigliere De Fazio – ha manifestato la ferma intenzione di procedere all’approvazione. Può accettare o meno le indicazioni che giungeranno da Cagnardi procedendo, prima dell’adozione, alle opportune valutazioni tecniche. Senza dubbio anche le valutazioni politiche avranno la propria influenza, anche se una situazione del genere in alcun modo si dovrebbe verificare”. Se da un verso, dunque, la maggioranza di Piazza del Popolo sfida ogni convenzione per ottenere l’ambito risultato, dall’altro un’attenta opposizione stenta a credere che il termine del 23 gennaio possa essere rispettato. “Le previsioni – dichiara Antonio De Fazio di Libera Città – appaiono pessime. Per giungere all’approvazione vanno effettuati tutti i passaggi previsti dalla legge ed il termine è troppo vicino. Dal canto nostro possiamo soltanto garantire la piena disponibilità qualora si rispettino tutte le procedure previste dalla legge”.
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