Rotondi: “Festa come Berlusconi, dovrà farsene una ragione: è arrivata un’altra”

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“Festa come Berlusconi, dovrà farsene una ragione: è arrivata un’altra”. Sono le parole dell’onorevole Gianfranco Rotondi pronunciate in città a margine di un’iniziativa sull’autonomia differenziata organizzata dalle associazioni “Identità e Partecipazione” e “La mia bandiera”. “Capisco psicologicamente la situazione – sottolinea l’ex Ministro -. L’ho detto in un’intervista a caldo, quando è terminato il suo momento difficile, ovvero quando Festa è stato scarcerato – perché, di fatto, questa è la parola giusta -. Ho detto che lui è un po’ come Berlusconi. Quando ci si identifica con una carica e si è circondati da affetto e considerazione, può capitare di vedere chi arriva dopo come un usurpatore, ma poi lo stesso Berlusconi ha appoggiato moltissimi dei suoi successori. Dopo un po’ dunque si fa una ragione che arrivato un altro e in questo caso un’altra”.

Rotondi definisce inoltre come “fisiologiche” le fibrillazione interne in una maggioranza così ampia. “La maggioranza è stata votata dagli elettori, e in politica, quando un partito vota la maggioranza, sostiene il governo e dunque fa parte della maggioranza” dice riferendosi al Patto Civico, aggiungendo: “I consiglieri festiani si sono resi conto che esisteva un’alleanza politica”.

E sul tema del dibattito, ovvero l’autonomia differenziata, il deputato taglia corto. “Non me ne preoccupo perché è una legge che dormirà per i prossimi vent’anni – assicura -. E’ solo uno spot bipartisan. Da un lato la Lega se la vende al Nord, dall’altro il governatore De Luca fa le barricate al Sud. Ognuno – come è prassi della Seconda Repubblica – cerca di farsi propaganda sul tema. Io vengo dalla Prima Repubblica quindi non posso certo approvare” glissa Rotondi.