Oggi si festeggia San Gerardo Maiella: Protettore delle mamme, delle gestanti e dei bambini

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Oggi, 16 Ottobre 2024, si festeggia San Gerardo Maiella, Protettore delle mamme, delle gestanti e dei bambini.

San Gerardo Maiella nacque a Muro Lucano, a Potenza, il 6 aprile 1726. Rimasto ben presto orfano del padre, ed essendo l’unico figlio maschio, dovette provvedere alla necessità della famiglia lavorando come sarto.

Nell’aprile del 1749, riuscì a farsi accettare dai Redentoristi che avevano predicato una missione popolare a Muro e  salutò sua madre con “Mamma, perdonami. Vado a farmi Santo!”. Dopo un periodo di prova e l’anno di noviziato, trascorsi nella casa di Deliceto, visse nella Congregazione per 5 anni ed emise la professione religiosa, il 6 luglio 1752. Nel 1754 venne mandato a Materdomini, in provincia di Avellino, dove morì il 16 ottobre 1755.

Fu beatificato da Leone XIII il 29 gennaio 1893 e canonizzato da Pio X l’11 dicembre 1904.

San Gerardo visse nella comunità Redentorista con lo spirito di Sant’Alfonso Maria de Liguori, seguire Gesù Cristo, il Redentore e la predicazione della Buona Novella.

Il Santuario di San Gerardo Maiella, a Materdomini (AV), è un luogo di devozione, frequentato da tanti pellegrini che affidano le loro preghiere ai piedi della tomba di San Gerardo.

Tanti sono stati i miracoli e i prodigi compiuti in favore di bambini ammalati e per il conforto donato alle mamme durante la gravidanza, per questo uno dei luoghi visitati è la “Sala dei Fiocchi”, stanza che accoglie tantissimi fiocchi della nascita, che pendono dal soffitto, dalle pareti, accompagnati anche da foto dei bambini. Questo rappresenta un modo per affidare a San Gerardo i propri piccoli per proteggerli e per ringraziarlo per il miracolo della vita.

San Gerardo viene invocato in ogni parte del mondo, due volte lasciò il proprio fazzoletto come pegno della sua intercessione presso Dio. Tutte e due le volte i fazzoletti furono portatori di salvezza. Due miracoli li distribuì, secondo la tradizione, a Senerchia (AV) e a Oliveto Citra (SA). Sono episodi che si perdono nella selva di altri episodi più famosi, ma pur sempre significativi da parte di un Santo che si commuoveva per le lacrime delle madri e i vagiti dei bambini.