Regionali, De Luca alla carica contro il Pd: Terzo mandato? Solo un attacco ad un uomo senza padroni e correnti

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CAMPANIA- Nervi sempre piu’ tesi tra il governatore della Campania Vincenzo De Luca e il Partito Democratico. Con il primo che nelle ultime ventiquattro ore non ha risparmiato bordate all’indirizzo della classe dirigente democrat e ha lanciato  bordate all’europarlamentare Sandro Ruotolo e al candidato del Campo Largo in Liguria, l’ex ministro Andrea Orlando. Dopo il “Mi ricandido, chi ci sta sta” il governatore ribadisce che il no al suo eventuale terzo mandato e’ solo “un aggressione politica contro chi non ha correnti e padroni” ovvero contro di lui. Ma andiamo per ordine. La prima stoccata al PD arriva della Festa del “Foglio”, dove De Luca, rispondendo proprio ad una domanda sull’ottimismo per la sua eventuale ricandidatura non usa il “fioretto” ma la sciabola contro i dirigenti democrat.

” Venendo da Napoli e dalla Campania tutto possiamo fare meno che perdere la fiducia nel futuro- ha spiegato il governatore-lei ha fatto cenno ad un problema che francamente considero marginale…. la questione del terzo mandato è una grande p…, non esiste. C’è un presidente di regione, si chiama Zaia che il terzo mandato lo sta finendo e nessuno dice niente però. Ne’ il PD ne’ altri partiti,  ne’ il mondo dell’informazione.  Com’e’ sta storia? Il terzo mandato lo sta finendo,  vuol dire che non c’è una questione istituzionale di principio, c’è una questione di aggressione politica a De Luca che è un’altra cosa. In questo momento si sta candidando Presidente della Regione Liguria un esponente del PD che ha 6 mandati sulle spalle, Andrea Orlando,  candidato al parlamento da 18 anni, tre volte ministro della Repubblica nessuno ha niente da dire, allora? Questo vuol dire che non c’entra nulla il terzo mandato. Il problema è che nel Partito Democratico continua un’aggressione personale e politica a chi viene individuato come un uomo libero, che non ha correnti,  che non ha padroni e che non intende rispondere a logiche di corrente di padronato, punto.  Quindi ora ho sentito quello che diceva la segretaria, ha poco tempo davanti per cambiare il Partito Democratico”.  Ed e’ impietosa l’analisi del Pd che propone De Luca: “Il Partito Democratico ancora oggi è il partito che ospita tutto quello che è contro natura,  contro ragione e contro decenza. Cioè,  contro natura perché  continua ad avere un gruppo dirigente che nel 90 per cento dei casi non rappresenta nulla. Possiamo dirle questa cosa o no? Chi fa parte della segreteria nazionale non rappresenta nulla, né nei propri territori, né nella società italiana. Si può dire questa cosa o no? O si pensa di governare l’Italia con questo gruppo dirigente? Non esiste un partito che ha come gruppo dirigente gente che non rappresenta niente.  Un partito contro ragione. Ma le pare che si debba attaccare un presidente di regione che è il più votato fra quelli del Partito Democratico, io vengo eletto in Campania con il 70 per cento dei voti,  a Napoli città Il PD aveva il 12%.  Ma le pare possibile? Ragionevole che un partito politico anziché sostenere l’azione dei propri dirigenti di quei pochi che hanno un radicamento territoriale si mette a sostenere quelli che non hanno mai conquistato un voto nei territori e che hanno come unico obiettivo, quello di difendere la propria corrente e il proprio fondoschiena”. E l’ultimo passaggio: “Il Pd e’ un partito  contro la decenza. Mi è capitato di trovare da qualche anno gente che è entrata nel Partito Democratico due mesi prima del congresso. Maleducati, scostumati, gente che non ha una buona educazione di rispettare chi magari ha passato una vita in un partito. Quello che lei ha citato si è candidato prima con Ingroia. e non ha preso manco il 2% dei voti, poi si è candidato nel Lazio, poi si è candidato in Campania e questo viene a fare a me la lezione di morale, basta”. La conclusione e’ che per il governatore il Pd e’ “un partito che non è credibile per governare”. A Foiano, dove questa mattina De Luca ha partecipato alla Festa Provinciale de l’Unita’, il governatore intervistato dal direttore di Ottopagine Pierluigi Melillo e’ tornato nuovamente a lanciare bordate al Pd: ” Il sistema di potere di De Luca? Il mio sistema di potere e’ la fatica, il lavoro. Il mio sistema di potere e’ il sangue che sto buttando in questa regione. E’ la motivazione di vita che mi sono imposto per cambiare la Campania. E non accetterò che il futuro della Campania sia deciso da qualche imbecille”.