AVELLINO- Ricostruiti in aula dagli investigatori dell’Arma altri quattordici dei settantaquattro presunti falsi incidenti organizzati da tre gruppi criminali tra Avellino e l’hinterland. Si tratta del processo che si celebra davanti al collegio presieduto dal giudice Lucio Galeota sui falsi incidenti con la pratica “spaccadenti” svelati dalle attivita’ investigative dei Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Avellino, coordinati dal sostituto procuratore Luigi Iglio, che nel giugno del 2022 aveva chiesto ed ottenuto la misura cautelare per i vertici di ben tre organizzazioni dedite alla truffa nei confronti delle societa’ assicurative. Questa mattina una nuova udienza del processo per i sedici principali indagati per cui la Procura ha chiesto ed ottenuto il rinvio a giudizio . Quella celebrata davanti al Collegio presieduto dal giudice Lucio Galeota. In aula, a ricostruire i dettagli dei singoli sinistri finiti nel mirino delle indagini due degli investigatori del Nucleo Operativo della Compagnia di Avellino che hanno condotto le indagini. I militari dell’Arma hanno risposto alle domande del sostituito procuratore Luigi Iglio, il magistrati che ha anche coordinato l’inchiesta. Undici i militari dell’Arma impegnati nelle attivita’ di indagine, quella di informative e accertamenti della Sezione Operativa della Compagnia di Avellino, a partire dsl capitano Giacomo Lo Cascio e dal sottotenente Marino Senatore, oltre alle attivita’ di accertamento su tabulati telefonici e telefonini e apparecchiature informatiche sequestrate il 22 giugno 2022 nel corso del blitz eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino ed eeseguite da due esperti del Nucleo Investigativo. Nella prossima udienza, prevista il 16 gennaio, saranno ricostruiti i restanti presunti falsi sinistri contestati. A luglio la Procura aveva chiuso le indagini per altri cinquantasette indagati nell’ambito dello stesso procedimento. Tutti accusati a vario titolo di una serie di reati, tra cui falso ideologico commesso da pubblico ufficiale, falso in atto pubblico aggravato e danneggiamento fraudolento dei beni assicurati, oltre alla mutilazione fraudolenta della propria persona, reato meglio noto come truffa assicurativa (articolo 642 del Codice Penale). Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Avellino, hanno portato alla luce un vasto sistema di falsi sinistri stradali, già oggetto del processo presso il Tribunale di Avellino.
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