Basket Femminile – 9° giornata: risultati e classifica

Basket Femminile – 9° giornata: risultati e classifica Nona giornata, nona vittoria della capolista Aloha Ariano. Contro Marigliano, come da pronostico, la gara si è rivelata poco più di una formalità. Partita dall’esito mai in discussione, equilibrata, solo nel punteggio, sino al termine della prima frazione (20-17 al 10’). E’ stata l’occasione che coach Cirillo aspettava per dare più spazio alla panchina. La coppia Maggi-Dominguez si è fermata a soli 46 punti in una gara già decisa all’intervallo lungo (50-25) per la gioia del sempre più numeroso pubblico del Pala Cardito, allietato nell’intervallo dall’esibizione delle giovanissime del minibasket.
LE PRIME SUL VELLUTO – Se l’Aloha ha il vento in poppa, Castellammare dimostra di aver assorbito i postumi della sconfitta nel big match dell’ottava giornata, asfaltando la Vis Liternum, grazie alla prestazione superlativa del pacchetto lunghe: Ayroldi-Carotenuto (60 punti in due). “E’ stata una senza storia con la nostra squadra che ha subito imposto il proprio gioco. Prestazione oltre le righe della coppia di pivot, ma tutte la hanno offerto una buona pallacanestro dando prova di non aver risentito della sconfitta patita contro l’Ariano” è questo il commento del presidente stabiese Gaetano Manco. Alle spalle delle favorite si conferma l’Olimpia Pozzuoli alla quarta vittoria consecutiva. Le puteolane-afragolesi sfruttano a pieno il doppio turno casalingo contro le due formazioni avellinesi, regolando, dopo l’Acsi, anche la Fonetop con il sonoro punteggio di 97-26.
IL RUGGI…TO DI SALERNO – Seconda scontro diretto a favore della Ruggi Salerno: la vittoria contro il Family Casagiove vale il quarto posto solitario per le ragazze di coach Pignata. Un successo che nasce in un avvio fulminante (22-11) e che si è consolidato grazie ad una coesione di squadra in costante crescita. Decisivo il contributo sotto canestro di Margherita Pignata e le prestazioni balistiche di Moscariello, Memoli ed Avallone che hanno colpito da fuori, finalizzando una manovra ben orchestrata, in cui Alfinito si conferma attaccante di razza. Coach Pignata è sempre più soddisfatto dai miglioramenti delle sue ragazze: “Nel primo e secondo quarto siamo state perfette. Nel quarto tempo abbiamo conservato l’inerzia della partita tanto che, a 30” dalla fine, eravamo sul + 11. E’ pesata l’ assenza di Adinolfi che non ha potuto garantire minuti di respiro ad Avallone. Complimenti al Casagiove: una buona squadra, ben organizzata e che non molla mai”.
A GIUGLIANO C’E’ CHI SCENDE E CHI SALE – Il Basket Club Giugliano, dopo la “passeggiata” di Avellino, infila un’importantissima doppietta, superando tra le mura amiche il Basket Femminile Napoli. Ora le giuglianesi sono momentaneamente fuori dai play-out, posizione occupata dalle cugine di Varcaturo (a causa della peggiore differenza canestri negli scontri diretti con Mediocasa e Napoli). Coach Punziano evita di fare drammi per una situazione di classifica non più rosea come qualche settimana fa: “Aldilà del punteggio, siamo riusciti a dire qualcosa in più. Sicuramente il Basket Stabia è una grande squadra, che merita ampiamente la seconda posizione assoluta in classifica, ma finalmente si è vista una Vis Liternum combattiva in difesa e decisa in attacco. Ne è scaturita una partita che, almeno nella prima parte, credo abbia divertito il pubblico presente. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto, con difese a uomo ben fatte. Nel terzo quarto la classe e la maggiore esperienza del Basket Stabia hanno contribuito a scavare un solco incolmabile. Resta l’amara considerazione che, se avessimo giocato con lo stesso spirito alcune precedenti partite, la nostra posizione in classifica sarebbe magari più “comoda”. Questo ci deve far riflettere che nessun obiettivo è impossibile: dobbiamo credere nel duro lavoro che stiamo svolgendo negli allenamenti”.
IL “TRAPPOLONE” DELLA FIP – Che beffa per l’Acsi. Il delicato match salvezza contro Sorrento si decide soltanto dopo un over time (68-69). Le ragazze di coach Buglione hanno molto da recriminare nei confronti del duo arbitrale. “In venti anni di pallacanestro ai massimi livelli non ho mai assistito ad uno spettacolo simile” dichiara un indignato Larry Middleton al termine della contesa. Sotto accusa l’operato delle giacche grigie che hanno impedito al dirigente accompagnatore di sedere in panchina e di fornire qualsivoglia tipo di suggerimento tecnico. L’atteggiamento zelante ed il tecnico fischiatogli alla fine del terzo periodo, quando la gara sembrava essere ormai in ghiaccio, hanno finito poi per pesare in maniera irrimediabile sull’esito della contesa. Opinabile, ed in controtendenza con gli standard di B regionale, anche la scelta della Fip di selezionare due arbitri di fuori provincia (Carotenuto di Scafati e Fiore di Angri). Per le leonesse è un duro colpo al morale ed alla classifica perché Sorrento ed Acsi sono ora appaiate al penultimo posto a quota quattro. Nonostante la sconfitta, la squadra ha risposto bene all’impegno, mettendo in mostra tanta energia e determinazione. Dopo un primo quarto sottotono in cui hanno sofferto oltremodo la fisicità e la capacità di Stinga nel giocare sia in post basso che fronte a canestro, le ragazze del presidente De Feo hanno saputo risalire la china. Dal -7 del 10’ al +12 del 28’. Sugli scudi Dell’Anno: il gioco in post alto di Geda ha mandato in tilt le ospiti, che non sono quasi mai riuscite a sporcare i suoi scarichi. Dal 30’ in poi Sorrento ha però ricucito progressivamente il gap. I pochi palloni giocabili per le lunghe, unitamente alla grande vena di Francesca Esposito (18 punti con tre triple) e Stinga, hanno saputo porre rimedio alle importanti assenze di Parlato ed Acampora, principali terminali offensive delle costiere in questa prima parte di stagione. Seppur con solo sette giocatrici a referto e con Esposito in non perfette condizioni fisiche a causa dei noti problemi al menisco del ginocchio sinistro, le sorrentine hanno saputo centellinare le energie anche nel supplementare. L’overtime si è deciso dalla lunetta con gli errori di una stanca ma positiva Buglione (0/4 negli ultimi cinque minuti) che hanno condizionato l’esito finale.