Dolce Vita, il Comune risolve l’appalto con una delle imprese coinvolte nell’ultimo blitz

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AVELLINO- Arriva uno dei primi effetti dell’inchiesta Dolce Vita sugli affidamenti a Palazzo di Citta’ alle imprese coinvolte nel presunto sistema corruttivo organizzato dall’ex sindaco Gianluca Festa e dall’architetto Fabio Guerriero ricostruito nella misura cautelare notificata lo scorso dieci luglio dai militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino e dai militari dell’aliquota di pg della Guardia di Finanza. Il dirigente di Palazzo di Citta’ Cicalese ha infatti, al termine di una istruttoria in contraddittorio con la stessa impresa, firmato la risoluzione del contratto di appalto aggiudicato con determina dirigenziale del 29.03.2023 e relativo all’intervento “Sicuro, verde e sociale: Riqualificazione dell’edilizia
residenziale pubblica” – Ambito Bellizzi” all’impresa Euro Infrastrutture s.r.l. per un importo di 6.597.011,33 di euro, comprensivo di oneri per la progettazione esecutiva pari ad 122.750,65 euro ed oneri di sicurezza non soggetti a ribasso pari ad 136.349,35 euro oltre IVA per 659.701,13 euro per un totale di 7.256.712,46 euro. A determinare la risoluzione contrattuale dell’appalto, come si legge nella determina firmata dal dirigente Cicalese: “una nota acquisita al prot. G. dell’Ente n. 53506, in data 11/07/2024, il Comando.provinciale Carabinieri di Avellino ha comunicato alla l’intervenuta applicazione nei.riguardi di Costantino Marcello, della misura cautelare ex.art. 289-bis c.p.p. del divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione per la durata di un anno”. Dopo questa segnalazione c’è stato un contraddittorio tra Comune di Avellino ed impresa, come si legge sempre dall’atto dirigenziale: ” con la citata nota, l’operatore economico si è integralmente dissociato dalla condotta.contestata all’Amministratore Unico ed ha comunicato di aver immediatamente provveduto a sostituire il legale rappresentante destinatario del provvedimento ex art. 289-bis c.p.p., assegnando i poteri gestori della compagine sociale ad un socio differente”. Una scelta che non ha comunque convinto il Comune di Avellino, per cui:”l’interruzione del rapporto contrattuale risulta essere la soluzione maggiormente idonea a preservare l’interesse pubblico retrostante l’affidamento, assicurando – mediante la riedizione della gara o l’attivazione dei meccanismi di subentro – la conclusione dell’intervento nel rispetto delle tempistiche imposte dal finanziamento e prevenendo qualsiasi ulteriore forma di condizionamento da parte del procedimento investigativo ad
oggi ancora in corso d’esecuzione”.
La vicenda potrebbe finire davanti ai magistrati del Tribunale Civile o del Tar. Proprio Marcello Costantino domani mattina sarà uno degli imprenditori convocato dal pm Fabio Massimo Del Mauro nell’ ambito degli interrogatori fissati dalla Procura nell’eventualità di una richiesta di giudizio immediato.