Alto Calore, Lenzi: emergenza idrica continuerà, fonti sorgive ai minimi storici

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AVELLINO- “L’emergenza idrica e’ destinata a continuare, lo dicono i dati peziometrici delle fonti sorgive ai minimi storici”. L’amministratore unico di Alto Calore, Antonello Lenzi, preferisce essere realista e affidarsi alla scienza. Le fonti sono al minimo storico e anche il maltempo previsto e le piogge non saranno subito una soluzione per l’erogazione dell’acqua. C’è anche il problema delle condotte e dei guasti. Qui il vertice della società di Corso Europa sta lavorando per manutenere la rete. Non è stata certo un’estate facile. E c’è anche un altro importante traguardo da superare per la società che gestisce per i comuni della provincia di Avellino e parte della provincia di Benevento il rischio del fallimento, l’udienza per ottenere l’omologa del Concordato che si svolgera’ il prossimo 17 settembre. Abbiamo chiesto dunque cosa ci aspetta su questi due fronti direttamente all’avvocato Antonio Lenzi, che da alcuni mesi guida la società, un compito non facile guardando allo stato delle reti e ai problemi, che però l’amministratore unico sta affrontando sia con le manutenzioni sia sul fronte del Concordato con un piano già “assentito” dalla maggioranza dei creditori di Alto Calore.
Avvocato Lenzi, benche’ sia chiaro che non siate un mago, dal riscontro scientifico questa emergenza idrica e’ destinata a durare ancora?
“Ritengo che l’emergenza idrica sia destinata a durare. Non perché il mio sia un vaticinio. Ma perché al riguardo sono eloquenti i dati peziometrici che ci provengono dal riscontro delle fonti sorgive, che sono ai minimi storici. Quindi rispetto alla criticità legata alla scarsità della risorsa non ci sono allo stato elementi che possano farci pensare ad una inversione di tendenza. Ciononostante stiamo facendo una massiccia opera di intercettazione delle dispersioni, vale a dire delle rotture sulle condotte e con le imprese di manutenzione stiamo cercando di porre rimedio. Anche ieri abbiamo fatto un intervento sull’acquedotto esterno nella zona di Gesualdo, che nell’immediato ha creato un po’ di agitazione tra le popolazioni ma che da oggi in poi sarà sicuramente a beneficio della funzionalità della rete e della condotta esterna”.
Questo è il mese decisivo sulla procedura per evitare il fallimento? A metà settembre ci sara ‘ un passaggio importante: siete pronti?
“Per quanto riguarda il Concordato dice bene, il 17 settembre ci sarà l’udienza in camera di consiglio davanti al Tribunale di Avellino- Sezione Procedure Concorsuali. In quel contesto verrà adottata una decisione sulla nostra proposta concordataria, o meglio sul nostro piano concordatario che è stato già assentito dalla maggioranza dei creditori. Ma che tuttavia per essere definitivamente accettato, come momento di passaggio della nostra società dalla situazione di dissesto attuale alla situazione di reintegro in bonis, necessita dell’omologa del Tribunale. Credo che sarà un momento di controllo che sicuramente valuterà lo stato di salute della società e la fattibilità della proposta concordataria. E’ uno snodo cruciale, siamo tutti concentrati su questo, anche io ho sospeso le ferie dei dipendenti perché siano funzionali a tutti alle esigenze legate al Concordato, siamo operativi su molteplici fronti e credo che l’Alto calore stia facendo quello che il decreto del Presidente della Regione impone nel momento in cui ha conferito ad Alto Calore la autorizzazione ancorche’ provvisoria all’esercizio del servizio idrico integrato”.