Emergenza idrica, Franza raccoglie l’adesione di 56 sindaci e chiama il Governo

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ARIANO IRPINO- “So bene che il problema delle sospensioni della distribuzione di acqua è anacronistico, ci riporta cento anno indietro”. Fatto questo preambolo, il sindaco di Ariano Irpino Enrico Franza, decide di affidare ad un videomessaggio alla sua comunità l’ annuncio dell’iniziativa che a causa dell’emergenza che sta creando gravi disagi alla città del Tricolle, perché questa è la fase in cui invece delle speculazioni politiche e’ necessario: “Programmare interventi su una rete idrica che non solo fa acqua da tutte le parti, ma che è fatiscente ed obsoleta. Pensate che risale al 1938 nel caso di Ariano. Un tema, quello dell’emergenza idrica, che non riguarda soltanto il Comune di Ariano, ma riguarda tutta la provincia di Avellino e Benevento. Per questa ragione che negli ultimi giorni mi sono fatto portavoce presso tutti i sindaci della provincia di Avellino di una iniziativa. Quella di chiedere un incontro alla Cabina di regia “Crisi idrica” che è quella istituita con decreto del 2023 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e farci portavoce del grido di allarme delle nostre comunità e chiedere una sponda al Governo nazionale non solo perché ci dia udienza ma ci prospetti soluzioni a breve, medio o lungo termine a quelle che sono le soluzioni a tutela delle nostre comunità”. Ha aggiunto: “lanciare messaggi sbagliati, tendenziosi, non veritieri, non giova a nessuno. Il tema dell’emergenza non ha colori politici, anzi, in quanto tale richiede necessariamente uno sforzo di Coesione territoriale di tutti i sindaci, insieme all’ Alto Calore, che ha pur sempre la sua responsabilità. Ma serve una logica di concertazione istituzionale per affrontare seriamente la vicenda. Quello che sto facendo insieme agli altri sindaci. Nell’immediato ho richiesto, so che è una soluzione tampone, un’autobotte alla Protezione Civile Regionale e due all’ Alto Calore, proprio perché possa essere allevato un disagio che stiamo vivendo all’apice della calura estiva”. L’auspicio è che il Governo possa ricevere i sindaci e studiare soluzioni auspicate da tutti. Affinché si ponga una pietra tombale su una emergenza che va avanti da circa 30 anni con responsabilità plurime di istituzioni, Alto Calore e Comuni. Però consentitemi di dire: cerchiamo di trovare coesione e soluzioni”. E nel post che spiega i contenuti del messaggio si legge: “L’emergenza idrica che affrontiamo è grave, con cause note e responsabilità diffuse. Ma il tema non è chi è responsabile, dopo 40 anni, ma quali soluzioni.Mi sono fatto portavoce presso tutti i sindaci dell Provincia di Avellino e i rappresentanti del mondo della ristorazione e del settore dell’agricoltura di un’iniziativa che vi descrivo nel video. 𝐀𝐥 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨, 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐚𝐝𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨 𝟓𝟔 𝐬𝐢𝐧𝐝𝐚𝐜𝐢 𝐞 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐬𝐢𝐠𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐚. 𝐎𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨? Istituzione di un Commissario Straordinario per l’Irpinia e relativo fondo finanziario appositamente per i comuni della Provincia di Avellino. Intendo coinvolgere ogni cittadino in questo percorso. L’acqua non è solo una risorsa, ma un diritto garantito”