Tredicenne aggredito, indagano due Procure: quattro identificati dalla Mobile

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SIRIGNANO- Due fascicoli per due Procure diverse. Quelle che indagano sull’aggressione filmata e diffusa via chat di un tredicenne di Sirignano, costretto dai suoi “aguzzini” o “bulli” non solo a subire minacce (se lo dici a tua madre ti appendo come Cristo in croce) ma anche a baciare le mani dopo aver ricevuto schiaffi da uno dei quattro autori dell’aggressione. A procedere nei loro confronti, visto che tre sono minorenni ma sarebbe coinvolto anche un maggiorenne, la Procura presso il Tribunale per i Minorenni i Napoli (per i tre minori) e la Procura di Avellino per il maggiorenne. Due dei quattro sono di Sirignano, gli altri due invece di Mugnano del Cardinale e di Quadrelle. Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile di Avellino, la vicenda viene seguita con attenzione (come rilevato anche dal parlamentare Francesco Borrelli) dallo stesso questore Pasquale Picone. Dopo l’identificazione dei presunti aggressori, gli agenti agli ordini del vicequestore Aniello Ingenito ora attendono ulteriori deleghe dai due uffici inquirenti. Alla Polizia si è rivolta attraverso il legale di fiducia (l’avvocato Alessandra Rea del foro di Napoli) la famiglia del tredicenne aggredito.
LE IPOTESI DI REATO
Stando alle prime indiscrezioni, anche verosimilmente alla luce dei video diffusi, la Procura avrebbe al momento contestato il reato di violenza privata nei confronti del tredicenne, che assorbe anche quello di minacce (le lesioni non sarebbero refertate o comunque tali da contestare un ipotesi delittuosa). Ovviamente si attendono i primi dati ufficiali di riscontro delle ipotesi provvisorie di reato, eventuali decreti che emetteranno i due Uffici inquirenti. Altro profilo che potrebbe aggravare il quadro indiziario nei confronti dei quattro (quantomeno del diciottenne) e’ legato alla diffusione del video attraverso le chat. Anche in questo caso i magistrati potrebbero contestare il trattamento illecito dei dati, senza cioè il consenso della persona ritratta e soprattutto quando è facilmente riconoscibile la stessa. Le indagini sono però al punto di partenza, bisognerà attendere quelli che sono gli sviluppi degli accertamenti da parte della Squadra Mobile di Avellino.