Ariano Irpino: l’incendio del Campanile accende la festa delle Sante Spine

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Un’esplosione di luce e colori, ieri sera ad ariano Irpino con l’attesissimo incendio del campanile che ha illuminato il cielo del Tricolle, durante la festa delle Sante Spine. Un momento di profonda connessione tra passato e presente per gli arianesi.

L’incendio del campanile è più di un semplice spettacolo pirotecnico; è una potente metafora della resilienza e della rinascita. Le Sante Spine, reliquie di inestimabile valore, furono donate alla città nel 1269 da Carlo I d’Angiò come simbolo di speranza e rigenerazione dopo la devastante distruzione della città nel 1255. Queste spine, incastonate in un ostensorio d’argento, incarnano la sofferenza trionfante e la promessa di nuova vita, custodite gelosamente come un tesoro spirituale dagli abitanti.
La manifestazione ha richiesto un’attenta pianificazione e un impegno collettivo da parte delle autorità locali, dei volontari, per garantire la sicurezza e il successo dell’evento. Le misure di sicurezza, incluse le transenne, i percorsi obbligati e le vie di fuga, sono state implementate con precisione sotto la supervisione del vicequestore Maria Felicia Salerno, che ha coordinato un team composto da polizia municipale, carabinieri e volontari equipaggiati.
Mentre il campanile prendeva fuoco, la piazza si riempiva di meraviglia e ammirazione. Le fiamme che avvolgevano la torre, una rappresentazione delle avversità storiche subite dalla città, simboleggiavano anche la sua capacità di risollevarsi e prosperare.