L’opposizione contro le Linee Programmatiche: “Vaghe, Avellino si aspettava di più”

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“Una città qualsiasi” comincia così il post su Facebook del capogruppo consiliare del Pd Luca Cipriano che commenta le linee programmatiche presentate in assise dalla sindaca Laura Nargi a cui le minoranze hanno votato contro. “In Consiglio Comunale abbiamo votato contro le linee programmatiche – continua Cipriano -. Troppo generiche, vaghe, vuote, populiste. Avellino non è una città, così genericamente, come immagina il Sindaco. Una città…qualsiasi. Senza anima e visione. Iniziano le delusioni. Avellino si aspettava di più”.

Decisamente più duro l’affondo di Antonio Gengaro, coordinatore dei gruppi d’opposizione. Il candidato sindaco sconfitto al ballottaggio accusa la maggioranza di avere vinto a colpi di pacchi dono della Caritas e invita la sindaca a fare attenzione ai legami di parentela tra i componenti dell’amministrazione comunale e i vertici delle società partecipate e dei consorzi di cui fa parte il Comune capoluogo. “A partire dal Rubilli” sottolinea. Prima ancora c’era stato il fuoco incrociato sempre tra il Capo dell’Opposizione e Rino Genovese. Il giornalista del TgR aveva denunciato i toni molti duri utilizzati dallo stesso Gengaro in occasione dell’ultima assise pubblica, quando l’esponente dem aveva definito “puttani” i consiglieri del Patto Civico. “Alle dichiarazioni a mezzo stampa si risponde con dichiarazioni a mezzo stampa, in Consiglio invece si esprimono opinioni nell’interesse della città e non ci si perde in questioni personali” la replica di Gengaro.

Sempre tra le fila dell’opposizione non sono mancati gli interventi di Nicola Giordano e Enza Ambrosone, entrambi del gruppo Pd. Infine Amalio Santoro e Antonio Aquino mancano l’assenza di grandi progetti strategici e di strumenti che favoriscono la democrazia partecipata.