Strage del bus, undici anni dopo Monteforte e Pozzuoli unite nella memoria

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MONTEFORTE- L’importanza del ricordo e della memoria. Le parole di Don Fabio, il sacerdote che ha officiato la messa in suffragio delle quaranta vittime della “strage di Acqualonga”, come viene ricordato l’incidente più grave della storia d’Italia avvenuto il 28 luglio 2013, quando un bus di pellegrini volo’ dal viadotto alto circa 30 metri per schiantarsi poi proprio lungo la Taurano- Monteforte. Proprio nel luogo dello schianto, dove l’anno scorso è stato inaugurato un “giardino della memoria”, questa mattina si sono ritrovate le comunità di Monteforte e Pozzuoli per ricordare quella strage. Alla cerimonia hanno presenziato il prefetto coordinatore della Commissione Straordinaria Rosalba Scialla, l’assessore del Comune di Pozzuoli Vittorio Festa e il comandante dei caschi bianchi di Monteforte Irpino Lucilla Landolfi. Presenti le autorita’ civili e militari della provincia. A partire dal viceprefetto Cava, al vicario del questore di Avellino Francesco Moretta, il comandante dei Vigili del Fuoco Mario Bellizzi, il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Baiano, il capitano Andrea Marra, il luogotenente Vincenzo Gallo per il Gruppo Avellino della Guardia di Finanza, i comandanti delle stazioni dell’Arma e dei Carabinieri Forestali di Monteforte Irpino, una rappresentanza dell’ Associazione dei Vigili del Fuoco, i rappresentati delle Misericordie. Al termine della messa, con il silenzio intonato per la solennità del momento, una militare della stazione dei Carabinieri Forestali ha deposto la corona davanti al monumento con i nomi di tutte le quaranta vittime di quella terribile serata.
L’assessore del Comune di Pozzuoli Vittorio Festa ha ricordato come quello di oggi “sia un giorno molto triste per la nostra città. Perché quaranta nostri concittadini perirono in questa immane tragedia. Tutti siamo uniti nella memoria”.