Abuso d’ufficio, Pizza boccia l’abrogazione: libertà diventa arbitrio

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AVELLINO- “Una brutta pagina che trasforma la libertà in arbitrio”. E’ cosi’ che il penalista Nello Pizza, che oltre alla professione e’ anche segretario provinciale del Partito Democratico, commenta la decisione di abrogare il reato di abuso in atti d’ufficio. Un commento relativo ad una posizione personale, come ci tiene a sottolineare il professionista irpino, impegnato anche in svariati processi di pubblica amministrazione. “Personalmente non ho colto con favore l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio- chiarisce subito Pizza- perché ritengo che la formulazione di questa norma fosse tale da sostenere che un pubblico ufficiale l’incaricato di pubblico servizio che intenzionalmente violando una norma o regolamento o una legge favorisca qualcuno o se stesso o danneggi qualcuno fosse una condotta illecita che andava punita e quindi non capisco come si possa abrogare dal nostro ordinamento questo tipo di condotta. Il fatto che la norma venga abrogata perché in realtà rispetto ai procedimenti che vengono instaurati le condanne siano in numero esiguo non mi sembra un buon argomento. Perché in realtà da una parte sconfessa la tesi che ci sarebbe la paura della firma per il pubblico amministratore”. Il ragionamento che propone il penalista e’ semplice: “Visto e considerato che se ci sono condanne il numero così esiguo, non capisco i pubblici amministratori di cosa si dovrebbero preoccupare e dall’altro è evidente che anche le indagini vengono svolte in maniera corretta se poi le condanne sono appunto molto poche”. Per il penalista sono chiari invece gli effetti di questa abrogazione: ” Quello che conta però è che in realtà l’abrogazione di questo reato consentirà a tanti pubblici ufficiali a tanti incaricati pubblico servizio di coltivare interessi personali o di danneggiare rivali o persone a loro ostili in totale impunità. Ma più di tutto è grave che lo Stato abbassi la guardia sul tema della legalità e trasparenza della pubblica amministrazione.l’abrogazione dell’abuso di ufficio nella ultima formulazione presente nel nostro codice è una brutta pagina scritta dal legislatore un modo per trasformare la libertà in arbitrio”.