Carcere di Avellino, la denuncia del sindacato Sappe: “Altra giornata da incubo”

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Solo pochi giorni fa il Sappe, il primo è più rappresentativo sindacato della polizia penitenziaria, aveva denunciato ai vertici dell’amministrazione le condizioni di estrema insicurezza in cui versano i poliziotti presso il carcere Irpino, a fronte di eventi critici che si susseguono quotidianamente. Avevamo chiesto, commentano Tiziana Guacci e Marianna Argenio, rispettivamente Segretario Regionale e Vice Segretario Regionale del Sappe, a caratteri cubitali di non abbandonare il personale di polizia penitenziaria della Casa Circondariale di Avellino.

Grido di aiuto ancora una volta rimasto inascoltato. Nella giornata di oggi un detenuto, di origini siciliane, appartenente alla categoria Alta Sicurezza, si è diretto verso l’infermiera centrale ed ha aggredito il medico mettendogli le mani al collo.

Subito dopo un detenuto comune approfittando dell’ora dedicata ai passeggi è salito sul tetto chiedendo di parlare subito con il Direttore contestualmente ha messo in atto una protesta incitando la restante parte della popolazione detenuta. Non contento ha cercato di aggredire il Direttore, che nel frattempo era giunta sul posto, con un pezzo di ventilatore. Il tentativo di aggressione non è stato portato a termine solo grazie all’immediato intervento del personale. La situazione sembra essere sfuggita di mano, i poliziotti sono stati lasciati soli e allo sbaraglio. Così non si può più andare avanti!