Il Gruppo Carabinieri Forestale di Avellino insieme al personale del Dipartimento di
Prevenzione dell’ASL di Avellino, ha recentemente concluso una serie di verifiche nell’ambito della campagna controlli “Fitofarmaci 2024” promossa dal Comando di Vertice, finalizzata alla verifica della corretta gestione dei prodotti fitosanitari secondo il “Piano d’Azione Nazionale per l’Uso Sostenibile dei Prodotti Fitosanitari” (P.A.N.).
Le operazioni, svolte ai sensi dell’art. 2 D.lgs. 27/21, si sono concentrate su tutta la provincia di Avellino. Durante il mese di attività, i controlli hanno interessato principalmente aziende agricole e attività commerciali, con l’obiettivo di verificare il corretto utilizzo dei prodotti fitosanitari nelle aziende agricole e controllare la vendita e la detenzione di tali prodotti nelle attività commerciali. Sono stati eseguiti 31 controlli che hanno portato all’individuazione di 3 illeciti penali e 8 illeciti amministrativi, con un importo complessivo delle sanzioni pari a€ 14.864. Inoltre, è stato effettuato il sequestro amministrativo di un locale adibito a deposito, il sequestro di n. 495 confezioni di fitofarmaci illegali e la chiusura temporanea di un esercizio commerciale.
Molte sono state le irregolarità riscontrate, tra cui il mancato aggiornamento del registro di carico e scarico dei fitofarmaci, la vendita di prodotti fitosanitari ad uso professionale senza verifica dell’identità dell’acquirente, e l’assenza del registro dei trattamenti presso alcune aziende, in un caso, la commercializzazione di fitofarmaci senza regolare registrazione sanitaria ha comportato il sequestro di un vano deposito, infine la vendita indiscriminata fitofarmaci anche ad operatori non professionali.
Durante i controlli, sono emerse anche diverse violazioni di natura penale. È stato inoltre scoperta la detenzione di prodotti fitosanitari con vecchi pittogrammi di pericolo che avrebbero dovuto essere smaltiti come rifiuti pericolosi, configurando così il reato di deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi. Infine un’ulteriore ditta aveva realizzato depositi per lo stoccaggio di fitofarmaci senza le necessarie autorizzazioni.