Minale sull’inchiesta Dolce Vita: “Ferita ancora aperta, per fortuna siamo intervenuti in tempo”

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“L’inchiesta su Palazzo di Città è stata una ferita che ancora non si è rimarginata. La comunità non era pronta ad assistere nel periodo a ridosso della campagna elettorale a un episodio così grave. Per fortuna siamo intervenuti in tempo. Ci saranno ulteriori approfondimenti ed è ancora troppo presto per formulare un giudizio. Di certo è la prova che le forze dell’ordine ci sono. Abbiamo controllato le spese sostenute dal Comune, svolto accertamenti su Metropolitana leggera, sul Sottopasso e sulle opere più importanti che insistono nel capoluogo”. Sono le parole del Colonnello Salvatore Minale, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, pronunciate in occasione dei festeggiamenti per i 250 anni dalla Fondazione del Corpo.

L’alto ufficiale ha commentato l’inchiesta denominata Dolce Vita, condotta dagli stessi finanzieri del capoluogo insieme ai Carabinieri, sotto la direzione della Procura, che ha portato agli arresti domiciliari del sindaco dimissionario Gianluca Festa e all’iscrizione nel registro degli indagati della neo eletta sindaca Laura Nargi, ex Vicesindaca proprio di Festa. “Gli accertamenti proseguiranno – continua Minale, prima di rivolgere un augurio proprio alla nuova fascia tricolore del capoluogo -. Le auguro di poter intraprendere questo cammino con la giusta serenità. La cittadinanza ha bisogno di essere guidata in modo leale, trasparente e corretto”.