Abitare Avellino – Ipotesi e nuove forme di residenza per l’Irpinia

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Avellino – ‘AbitareAvellino’ è la denominazione di un progetto innovativo che partendo dall’edilizia residenziale avvia un processo complessivo di riqualificazione urbana.
Lunedì 30 novembre alle ore 9,30 presso la sede dell’Associazione Costruttori, in via Palatucci ad Avellino, il team di architetti e urbanisti della Facoltà di Architettura ‘Luigi Vanvitelli’, diretto da Carlo Coppola, presenteranno l’ipotesi di trasformazione urbana e nuove forme di residenza, elaborate su un intero e popoloso quartiere della città di Avellino: il Quartiere San Tommaso.

L’Associazione Costruttori di Avellino, che da tempo ha studiato e approfondito le caratteristiche tecniche della riqualificazione urbana proposta da Coppola, intende supportare l’innovativo progetto anche in questa fase, realizzando un incontro tecnico con professionisti, imprenditori ed istituzioni locali al fine di valutare in maniera più estesa le grandi opportunità di rilancio economico, sociale e culturale di un’area ben definita della città.

Dopo i saluti del presidente Domenico Piano, prenderanno la parola il Preside della Facoltà di Architettura, Carmine Gambardella, il sindaco di Avellino, Giuseppe Galasso, e il presidente dell’Amministrazione Provinciale di Avellino, Cosimo Sibilia.
Seguirà la presentazione della ricerca a cura del professor Carlo Coppola. In conclusione interverranno Mario Spasiano, Fabiana Forte, Michele Contaldo, Sergio Rinaldi, Massimiliano Rendina, Efisio Pitzalis, Cherubino Gambardella.

“Ritengo che la novità più rilevante del progetto sia di natura culturale. Oggi lo spazio abitativo acquista un ruolo nuovo, dinamico e il concetto di abitazione subisce una vera e propria evoluzione. La casa intesa come opportunità di maggiore crescita della qualità della vita, ancor meglio intesa come uno strumento funzionale a migliorare la qualità della vita familiare e sociale. L’area urbana viene ormai intesa come un centro strategico della collettività dove si coltivano i valori della condivisione tipica di una comunità civile ed evoluta. Le aree periferiche intese come riproduzioni fedeli della realtà urbana, dove in maniera ancora più diffusa crescono e si sviluppano valori positivi”. Così il presidente Domenico Piano commenta la forza innovativa del progetto, affermando che il sistema delle costruzioni di questa provincia è pienamente consapevole della sua mission e desidera partecipare da protagonista a questa trasformazione edile, sociale e culturale.

“E’ proprio dalla partecipazione alle dinamiche sociali, politiche ed economiche del nostro territorio che è nato il desiderio di sposare un progetto tanto ambizioso quanto innovativo – continua – La finalità è di realizzare un tessuto omogeneo e funzionale alla crescita sociale ed economica di territori vasti, oggi evidentemente caratterizzati da aree urbane compresse e da aree periferiche dimesse e sottoutilizzate. La ricostruzione del quartiere è impostata su un’alta densità volumetrica e una bassa densità planimetrica, così da offrire al territorio un maggior numero di spazi pubblici qualificati da mettere al servizio della collettività”.

‘AbitareAvellino’ nasce dal binomio architettura-urbanistica, affidando a tale sinergia la reale ricostruzione del costruito. Particolare attenzione è stata rivolta alla destinazione a verde non solo attraverso la realizzazione di ampi giardini di concezione tradizionale, ma anche con giardini sovrapposti al tetto di ciascuno edificio.
Il verde come valore estetico, ecologico-ambientale, e sociale. Costruire in modo ecocompatibile e risparmiando energia, isolamento termico ed acustico, impianti di riscaldamento ad energia pulita, smaltimento dei rifiuti e gestione separata delle acque potabili e di servizio. Questi in sintesi i punti chiave della nuova forma di residenza.

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