Truffa della minivoltura: 66 veicoli intestati ad una società ma rivenduti a terzi

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AVELLINO- La chiamano truffa della “minivoltura”, perché grazie all’escamotage di trasferire con un passaggio di proprietà ridotto (senza il pagamento della tassa provinciale di trascrizione e l’esenzione di alcuni emolumenti Aci) trattamdosi di una società e di concessionario che comprava auto da terzi per poi rivenderle, sei indagati avrebbero continuato ad avere ufficialmente la titolarità delle stesse che invece avevano ceduto e rivenduto a soggetti di cui non si conosce neanche la effettiva titolarità, creando un danno non solo per le esenzioni ma anche per eventuali sanzioni o utilizzi illeciti delle stesse vetture ed una frode allo Stato.

A scoprire questa truffa sono stati i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Avellino, coordinati dalla Procura di Avellino. Nei giorni scorsi il sostituto procuratore Lorenza Recano ha firmato sei avvisi di conclusione delle indagini (e per almeno cinque degli indagati anche informazione di garanzia) nei confronti di altrettanti soggetti titolari della società o che avevano curato le pratiche auto relative ai veicoli, ben 66, utilizzati per compiere la truffa. I reati ipotizzati nei loro confronti per la vicenda ricostruita dai militari dell’ Arma sono quelli di falso ideologico commesso da privato inducendo in errore il pubblico ufficiale e truffa ai danni dello Stato per tutti i fittizi trasferimenti di proprietà delle vetture e per le esenzioni che ne erano derivate, sconti previsti per “concessionari” e rivenditori di auto.

LE ACCUSE
La società con sede ad Avellino, intestata ad un cinquantenne di Pietradefusi, era cessata il 31 ottobre del 2020 che tra gli altri aveva come oggetto sociale “commercio degli autocarri e autoarticolati in genere, delle autovetture e dei motocicli e loro accessori o ricambi” in concorso con gli altri cinque indagati, due residenti in Contrada Quattrograna, due a Mirabella Eclano e uno a Montemiletto, che avrebbero curato il fittizio trasferimento di proprietà dai privati alla società avellinese, avrebbero di fatto indotto in errore sulla titolarità degli stessi, che in realtà finivano a terzi, i dipendenti della Motorizzazione Civile e del Pra di Avellino che avevano validato il fittizio trasferimento delle vetture. Un comportamento che ha costituito una vera e propria truffa ai danni dello Stato, visto che oltre ad evitare che venissero scoperti i reali intestatari delle vetture, avevano ottenuto, quali “concessionari e rivenditori” tutti i benefici delle minivolture. Cosa sia la minivoltura e’ così chiarito: La “minivoltura” consiste nella vendita di un veicolo a un concessionario/rivenditore di veicoli usati.

La richiesta di registrazione del passaggio di proprietà va presentata allo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA). La documentazione da presentare è la stessa prevista per il passaggio di proprietà, mentre il costo è inferiore, in quanto la legge prevede l’esenzione dal pagamento dell’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT) e il pagamento ridotto degli emolumenti ACI (euro 13,50 anziché euro 27,00). Gli indagati, difesi tra gli altri dagli avvocati Gerardo Santamaria, Raffaele Petrillo e Mario Cecere, quest’ultimo del Foro di Benevento, avranno venti giorni di tempo per chiedere di essere ascoltati dai Carabinieri o depositare memoria difensiva.
Aerre