Offerte luce per la casa: tariffa monoraria o multioraria?

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Nel corso degli anni, grazie alla liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica avvenuta più di venti anni fa, è progressivamente cresciuto il numero dei fornitori luce. Tale liberalizzazione è stata sicuramente un evento positivo per i consumatori che oggi hanno la possibilità di confrontare numerose offerte e scegliere quella che ritengono maggiormente conveniente e consona alle proprie esigenze.

Peraltro, se dopo un’attenta valutazione delle varie luce casa offerte, si decide per un cambio di fornitore, la procedura è rapida e semplice, non comporta fastidiose complicazioni burocratiche ed è del tutto gratuita perché il vecchio fornitore non può applicare nessuna penale.

Per di più, non c’è bisogno di recarsi in nessun ufficio; il tutto infatti può essere effettuato da casa con una procedura digitale al 100%, come del resto si fa per altri tipi di contratto: conti correnti online, assicurazioni online e via discorrendo.

Contratto di energia elettrica: è meglio una tariffa monoraria o multioraria?

Al di là della differenza di offerta che ci può essere tra un fornitore e l’altro, si deve tenere conto che i contratti di energia elettrica non sono tutti uguali; uno stesso fornitore, infatti, può proporre soluzioni diverse fra cui scegliere.

Per esempio, c’è molta differenza fra tariffa monoraria e tariffa multioraria ed è importante scegliere nel modo giusto; non c’è una scelta migliore in assoluto poiché la convenienza di una tariffa piuttosto che l’altra dipende dalle abitudini di consumo.

Per poter scegliere con consapevolezza è però necessario comprendere appieno il meccanismo delle cosiddette fasce orarie.

Cosa sono le fasce orarie?

Le fasce orarie sono dei periodi di tempo delle varie giornate che sono stati stabiliti da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambienti.

Quelle principali, che forse abbiamo notato talvolta leggendo distrattamente la bolletta della luce, sono tre: F1, F2 ed F3. Esistono poi la F23, che rappresenta l’accorpamento in un’unica fascia di F2 ed F3, e la F0 che è in realtà una fascia fittizia con la quale si indica che la tariffa applicata è sempre la stessa in qualsiasi orario.

Le tre fasce principali stabilite da ARERA funzionano con un meccanismo che distingue fra orario di punta (il più costoso, orario intermedio e orario notturno e festivo:

  • fascia F1: attiva dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 19:00 con l’eccezione delle festività nazionali;
  • fascia F2: attiva dal lunedì al venerdì dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00; il sabato va dalle 7:00 alle 23; sono escluse le festività nazionali.
  • Fascia F3: attiva dal lunedì al sabato dalle 00:00 alle 7:00 e dalle 23:00 alle 24:00; è attiva poi tutta la giornata nei giorni di domenica e negli altri giorni festivi.

Nei contratti in cui si considerano le tre fasce orarie, i prezzi più alti sono applicati nella fascia F1, mentre la F3 è la fascia più economica; la F2 è la fascia di prezzo intermedia.

Quale tariffa scegliere?

Conoscendo il meccanismo delle fasce orarie e tenendo conto delle proprie abitudini di consumo si può scegliere con maggior consapevolezza la tariffa.

In un nucleo familiare in cui i consumi di energia elettrica sono pressoché distribuiti in tutto l’arco della giornata perché in casa c’è sempre la presenza di qualcuno che utilizza elettrodomestici e dispositivi elettrici, la scelta più consona può essere quella di un contratto a tariffa monoraria, che fa riferimento alla fascia F0.

Se invece le attività “energivore” sono relative ai periodi serali e notturni (per esempio eseguendo determinate operazioni durante la notte come il fare la lavastoviglie o la lavatrice) poiché i componenti del nucleo, per lavoro o altre ragioni, passano fuori buona parte della giornata, è consigliabile optare per una tariffa bioraria (F1, F23) o multioraria (F1, F2, F3). La scelta corretta permette un risparmio annuo considerevole.