Ato Rifiuti, scoppia il caso nomine: nel mirino Cda e Collegio Revisori

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Antonio Mercogliano,
Antonio Mercogliano, sindaco Pago Vallo Lauro

AVELLINO- All’Ato Rifiuti scoppia il caso nomine. A sollevarlo con una istanza di sindacato ispettivo e di contestuale accesso agli atti è stato il Sindaco di Pago Vallo Lauro e consigliere dell’Ambito, avvocato Antonio Mercogliano che ha scritto due note al direttore generale Annarosa Barbati e ai vertici dell’Ato.

Nelle prime due istanze per sollecitare un chiarimento circa gli incarichi e le nomine relative al Consiglio di Amministrazione e ai vari incarichi nei Collegi dell’ente. In particolare nella prima comunicazione Mercogliano ha chiesto ufficialmente se: “tra i soggetti nominati in seno al Consiglio di Amministrazione ovvero al Collegio Sindacale della società in house Irpinia Rifiuti Zero S.p.A., vi siano Amministratori Locali della Provincia di Avellino … ovvero parenti o prossimi congiunti di questi ultimi” ovvero “soggetti che all’atto del conferimento dell’incarico rivestivano la carica di Consiglieri Provinciali”.

Ma non solo: lo stesso consigliere d’ambito ha anche richiesto se “con riferimento a dette nomine ed ai profili di interesse sopra enunciati, sia stata rilevata la presenza di situazioni di conflitto di interesse [tenuto conto dei Comuni che siedono nel Consiglio d’Ambito] e/o sia stata rilevata condizione di incompatibilità e inconferibilità” e, soprattutto, “se, tenuto conto che le cariche in questione prevedono la corresponsione di un compenso, le nomine siano state la conseguenza di procedure comparative e se onde effettuare detta procedura comparativa siano stati pubblicati avvisi et similia”. Nella seconda nota, per chiarire che la trasmissione degli atti era incompleta, Mercogliano ha anche specificato a quali incarichi facesse riferimento.

Si legge nella stessa comunicazione che riguarda il presidente del Cda dell’Ato, Fausto Picone: ” il Presidente del Consiglio di Amministrazione della società Irpinia Rifiuti Zero S.p.A. oltre ad essere Sindaco pro tempore del Comune di Candida – era ed è Consigliere della Provincia di Avellino, ragion per cui è manifesta la incompatibilità di quest’ultimo ai sensi dell’art. 7 comma 2 d. lgs. n. 39/2013 [cd. Legge Severino] a mente della quale: “A coloro che nei due anni precedenti (…) abbiano fatto parte (…) del consiglio di una provincia , (…) non possono essere conferiti: (…) d) gli incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico (…) di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione”.

Non è l’unica posizione finita nel mirino del consigliere Mercogliano il quale ha rilevato anche che il Presidente del Collegio Sindacale, Dr.ssa Romanini, è coniugata con il Sindaco pro tempore del Comune di Baiano, “il quale – non sfuggirà – partecipa all’Assemblea dei Sindaci e, per il tramite del Consigliere Francesco Masi, partecipa alle attività ed alle deliberazioni del Consiglio d’Ambito”, vale a dire l’Organo che ha proceduto a nominarla.

In una nota di riscontro, il direttore Generale Annarosa Barbati, ha escluso problematiche relative alle nomine. A partire da Fausto Picone. “Considerato che il dott. Picone non ha mai ricoperto la carica di presidente ovvero di consigliere dell’Ente d’Ambito (ente che ha nominato gli amministratori di Irpinia Rifiuti Zero s.p.a.), la scrivente ritiene che non sussistano cause di inconferibilità alla nomina del dott. Picone a presidente del consiglio di amministrazione di Irpinia Rifiuti Zero Spa”. Per la Romanini invece ha evidenziato che “i componenti del Collegio dei Revisori hanno reso dichiarazioni di incompatibilità e inconferibilità dalle quali non si rilevano elementi ostativi alla nomina.

Le stesse dichiarazioni, a Lei già inviate con PEC del 2 aprile u.s., potranno essere ritirate in forma cartacea per copia conforme presso questo Ufficio scrivente ritiene che sia irrilevante, ai fini della nomina, il rapporto di parentela o “prossimi congiunti” della dott.ssa Romanini con il Sindaco di Baiano, da Lei segnalato. Tra l’altro il predetto Sindaco non è intervenuto nella nomina e la Revisore ha reso la dichiarazione “di non essere coniuge, parente o affine entro il quarto grado degli amministratori della società Irpinia Rifiuti Zero s.p.a.”.