Napoli – Dopo tre giorni di dibattito, strappi e rinvii, passa alla fine il bilancio regionale di previsione 2006 con l’aumento dell’addizionale Irpef e Irap e la “novità” della Soresa che dopo l’ennesimo emendamento sarà la società che vigilerà e convoglierà le funzioni di fornitura di acquisto dei servizi nel campo della sanità regionale. A capo della Soresa , nella qualità di presidente è il Prof.Michele Sandulli, avellinese doc e vicino alle posizioni della Quercia, noto accademico ed esperto professionista. Il consiglio di amministrazione comprende Sergio Barile, atripaldese in continua ascesa, professore universitario e assessore alle finanze al Comune di Avellino, Francesco De Simone, Giancarlo Capaccio e Clementina Chieffo proveniente dall’Idis. La società ha una sede in Via Marina con un compenso per i componenti del Cda che si aggira sui 15mila euro lordi all’anno con una dote “modesta” di un milione di euro se si considerano altri enti e altre strutture. Alla Soresa toccherà ripianare il deficit della sanità che è quantificabile in circa mille euro per ogni abitante della Campania, gestire il contenzioso e la vendita degli immobili.In termini squisitamente politici, la società uninominale a capitale regionale vale quanto una grande Asl. Sull’argomento approvato in Consiglio, la maggioranza si è divisa in più di una occasione: in particolare sui poteri del presidente e sulle competenze affidate incrinando più di una volta il rapporto Margherita-Ds che si è ricomposto solo nella votazione finale
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