Caso Manzo, partono gli esami al Ris: entro fine mese la verità sulla presunta traccia di sangue

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ROMA- Entro fine gennaio dovrebbe essere nota la conclusione degli accertamenti biologici eseguiti questa mattina nei laboratori del Ris di Roma sul tampone utilizzato nelle operazioni dei Carabinieri sulla TRoc noleggiata da Romina Manzo ed in uso a Loredana Scannelli nella serata dell’otto gennaio 2021 (sera della scomparsa) per rilevare la presunta traccia ematica che potrebbe dare una svolta al caso della scomparsa di Domenico Manzo.

Da poco si sono concluse infatti le prime operazioni di lavorazione del reperto per cui la Procura di Avellino ha disposto l’accertamento. Alle operazioni eseguite nei laboratori della Sezione di Biologia del Reparto Investigazioni Scientifiche del Ris di Roma erano presenti anche i rappresentanti di indagati e parti offese: l’avvocato Rolando Iorio, difensore di fiducia delle indagate Loredana Scannelli e Pasqualina Lepore, l’avvocato Palmira Nigro, difensore di Russo Alfonso e la consulente di parte delle due indagate, la dottoressa Roberta Bruzzone, il dottore Nicola Caprioli consulente dell’indagata Romina Manzo e il dottore Edoardo Genovese consulente della parte offesa Lucia Caterina Manzo. Sulla

TRoc sarebbero stati anche repertate altre tracce, sulle quali però non ci sarebbero ancora esigenze di riscontro come per quella relativa alla presunta traccia ematica. Entro fine mese potrebbero arrivare importanti riscontri agli accertamenti sulla vicenda della scomparsa del settantenne di Prata Principata Ultra.