Rinvio a giudizio Giordano, rifondazione comunista chiede le dimissioni del sindaco

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La decisione di rinvio a giudizio con la gravissima accusa di “estorsione aggravata dal metodo mafioso” nei confronti del sindaco di Monteforte Costantino Giordano ci sembra il logico sviluppo di quanto già emerso nella prima parte dell’inchiesta “Aste ok” condotta dalla Procura Antimafia.
Pertanto Rifondazione Comunista non può che ribadire la richiesta di dimissioni già formulata, peraltro, in perfetta solitudine, nello scorso gennaio.

La rilevanza della funzione di chi è preposto alla cosa pubblica non consente l’esistenza di zone d’ombra sulla sua immagine né la mera ipotesi di “relazioni pericolose” nella sua condotta.
Accanto alla vicenda giudiziaria, ma non scindibile da essa, vi è poi la situazione complessiva del Comune di Monteforte, che appare letteralmente allo sbando: stillicidio di segretari comunali, recenti dimissioni del consigliere ed ex assessore Tomeo (corredate da gravi allusioni all'”intromissione di soggetti esterni all’amministrazione ma perennemente presenti nella casa comunale”) mancata approvazione del bilancio di previsione 2023 e, soprattutto, commissione prefettizia per le ipotesi di condizionamento mafioso nell’attività dell’ente.
Motivi già di per sé più che sufficienti per giustificare lo scioglimento del consiglio comunale e il ricorso a nuove elezioni.

In questa oscura vicenda risalta inoltre la capitolazione morale del PD provinciale: nessun provvedimento nei confronti di Giordano e, soprattutto, nessuna critica, come se l’accaduto rientrasse nell’ordinaria amministrazione. Quanta differenza con l’atteggiamento tenuto qualche settimana fa dallo stesso PD, che ha chiesto (giustamente) la revoca dell’incarico al direttore del Piano di Zona sociale di Avellino in quanto indagato per ipotesi di reato analoghe a quelle di Giordano. L’incoerenza e il “doppiopesismo” non fanno altro che alimentare ulteriormente il distacco dei cittadini dalla cosa pubblica e il qualunquismo, brodo di cultura ideale per l’affermazione delle destre. Per questo sono atteggiamenti che combattiamo e combatteremo sempre.