Omicidio a Grottaminarda, l’uomo ucraino è deceduto in ambulanza

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È deceduto in ambulanza l’uomo di nazionalità ucraina, I.K. 46 anni, attinto da colpi di arma da fuoco in pieno centro a Grottaminarda intorno alle 20,30 di questa sera.

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L’arma, una Revolver dal manico giallo

L’uomo che gli ha sparato con una Revolver, A.G. 44 anni, autotrasportatore del posto, è stato arrestato. Ma non è stato necessario ricercarlo. Dopo aver esploso i colpi è rimasto lì accanto, seduto su una panchina ancora con la pistola in mano.

«Volevo correre a prestare soccorso alla persona riversa a terra – racconta un cameriere della vicina pizzeria – ma ho avuto timore perchè l’uomo era ancora lì, armato. Non ho visto la scena ma ho sentito i colpi e della grida, così sono uscito a vedere cosa fosse successo. Un uomo era a terra con il sangue che gli usciva dal lato sinistro del petto ed un altro lì accanto con una pistola in mano».

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Alcuni reperti

La vittima si era stabilita da diversi anni a Grottaminarda, lavorava al Centro Padre Pio. Questa sera si trovava sul Corso Vittorio Veneto con la compagna per una pizza d’asporto, avevano con loro anche una busta della spesa ed una cassa d’acqua, quando è stato chiamato da A.G. il quale pare gli abbia prima intimato: “Te lo avevo detto che te l’avrei fatta pagare” e poi ha esploso almeno 4 colpi di arma da fuoco con la Revolver dal manico giallo. Due quelli a segno, uno dei quali proprio al petto.

I.K. ha riportato anche una ferita alla testa da caduta. La sua salma è stata traferita direttamente nella sala mortuaria dell’ospedale Frangipane di Ariano Irpino per il referto medico legale.

Sembra che i due avessero litigato il giorno prima e che anche la mattina, in un bar, si fossero scontrati verbalmente e non solo. Dunque una sorta di resa dei conti, ma i motivi, al momento, non sono noti. Gli inquirenti indagano sul movente, probabilmente già spiegato in caserma dall’omicida.

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Il momento dell’arresto

Tutta la scena si è svolta sotto gli occhi increduli di decine di persone, tra quelle che passeggiavano e quelle che erano sedute davanti la pizzeria. Compreso alcuni bambini che sono andati via piangendo. Per fortuna nessun altro è stato ferito. Molte persone sono scappate per la paura che l’uomo ferisse qualcun altro o si togliesse la vita. Ma A.G. ad un certo punto ha buttato a terra la pistola, su di un giubbino rosso, forse della vittima, e si è fatto avvicinare. Ha fumato una sigaretta ed è andato via con i carabinieri arrivati nel frattempo. Una singolare coincidenza ha voluto che vittima e omicida fossero vestiti allo stesso modo: maglia rossa e bermuda di jeans, quando erano uno di fronte all’altro, secondo il racconto dei presenti, «sembravano allo specchio».

Il 118 è dovuto intervenire anche successivamente per soccorrere la compagna della vittima che alla notizia del decesso si è sentita male.
Sul posto i Carabinieri di Grottaminarda e di Ariano Irpino, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato e la Polizia municipale.

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L’area delimitata

L’area è stata subito delimitata per effettuare i rilievi del caso e per tenere lontano i curiosi. La notizia, infatti, si è velocemente diffusa in paese ed in tanti si sono avvicinati al luogo dell’omicidio per capacitarsi del fatto che in un tranquillo sabato sera, in un orario di “struscio”, davvero si fosse verificato un tale fatto di sangue.

 

Dire che c’è sconcerto a Grottaminarda è dire poco. Incredulità da parte delle persone che conoscono A.G. secondo le quali è sempre stata una persona tranquilla: «Una persona pacifica, educata, sempre gentile. Non riescono ad immaginare cosa possa averlo spinto a compiere addirittura un omicidio – afferma un amico – Sicuramente è stato più volte provocato. La vittima era nota per essere un attaccabrighe. Ma arrivare a questo! Ancora non ci credo».

Nel video il luogo dell’omicidio, tra la piazzetta di Fontana Vecchia e la nota pizzeria, delimitato dalle forze dell’ordine per i rilievi. Si possono notare i cartellini gialli che indicano  i proiettili non andati a segno, alcune tracce di sangue e la busta della spesa che la vittima aveva in mano.