Bellizzi: il detenuto protagonista dell’accoltellamento incendia la cella

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Ancora una giornata di tensione e violenza nella Casa Circondariale di Avellino: nel pomeriggio di ieri un detenuto marocchino, già responsabile dell’accoltellamento di un detenuto italiano avvenuto sabato scorso, ha appiccato il fuoco alla sua cella, scatenando il caos all’interno della struttura. Cinque agenti intossicati.

Le fiamme e un denso fumo tossico hanno rapidamente invaso il Reparto isolamento, mettendo a rischio la vita dei detenuti presenti. Il tempestivo intervento del personale di Polizia Penitenziaria è stato determinante per mettere in sicurezza i detenuti della sezione e lo stesso detenuto incendiario.

L’evento critico ha comportato il ricovero al Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Moscati di cinque poliziotti penitenziari che hanno riportato intossicazione a causa del fumo inalato durante l’operazione di salvataggio.

L’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (OSAPP) ha espresso la propria solidarietà al Personale di Polizia Penitenziaria che è intervenuto con grande coraggio ed eccellente determinazione nel fronteggiare la situazione di emergenza. Al momento, gli Agenti sono ancora ricoverati presso l’ospedale. L’OSAPP augura loro una veloce ripresa e una pronta guarigione.

La segreteria Regionale dell’Osapp Campania mercoledì scorso ha proclamato lo stato di agitazione proprio dopo gli ultimi gravi fatti dell’accoltellamento avvenuto nel carcere di Bellizzi. Insceneranno un sit-in lunedì 2 ottobre a partire dalle ore 10:00 davanti all’istituto penitenziario di Avellino per chiedere innanzitutto un potenziamento del personale in perenne sottorganicovedi articolo qui.