“Mettiamoci la faccia e diciamo no alla violenza sulle donne”

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Una “battaglia” a colpi di pedale. E non solo. Avellino e l’hinterland si uniscono per dire no alla violenza di genere, alla violenza sulle donne. In questa estate di “fuoco” tanti, troppi femmicidi. L’eco del dolore non poteva non arrivare fin qui, alle nostre latitudini, non poteva non toccare l’animo di donne, mamme, sportive.

Si sono unite al grido “basta” anche Emilia Falciano, presidente dell’associazione “Av Bike Woman”, Lucia Nobis, ciclista di grande spessore e Annalisa Albanese, anche lei ciclista molto quotata e componente della società sportiva “Eco Evolution Bike” di Atripalda. Hanno così organizzato la pedalata in rosso, contro la violenza. Fattivo anche il contributo di Sergio Trezza, l’organizzatore di “Bimbo Days”. La partenza, alle 10 di domenica 10 settembre, dalla stazione del capoluogo.

Dopo un’ora circa, e dopo aver attraversato anche Atripalda, in piazza Libertà, ad Avellino, momenti di riflessione e di aggregazione.

Si alterneranno vari momenti. Esibizioni di cantanti, come Gaia Bianco, Leanò, Selenio (Ciro Zerrella), Mery Corrado, Simona Raimondi, Eddy Enderson.

“Gireranno i dischi” Dj Davide Palumbo e Dj Producer Giovanni Zanforlin.

Per le associazioni sportive previste le esibizioni di Zumba fitness zin di Mirella Marinella; in pista poi Attilio e Viola Renna. Ed ancora, spazio al pilates (Officina), alle Arti marziali con il maestro Capolupo ed al metodo Mbs con Francesco Rodia. Con “LA FENICE” è prevista un’esibizione di ginnastica ritmica.

Saranno presenti le amministrazioni comunali di Avellino, Mercogliano e Atripalda, le associazioni ciclistiche, Istituzioni, sindacati, corpi carabinieri, polizia, vigili del fuoco, vigili urbani, guardia di Finanza. Hanno aderito, tra gli alti, Carlo Iannace, il Coni provinciale, il Cif di Aiello del Sabato, la casa rifugio “Antonella Russo”.

“Tante di noi anche ad Avellino abbiamo avuto una brutta esperienza, siamo state ferite dalla violenza”, spiega Emilia Falciano. “Quindi è giusto metterci la faccia, è giusto uscire allo scoperto per dire basta. Casomai, chi ha ancora paura, quella di domenica può essere l’occasione per liberarsi dalle catene della sopraffazione”.