Sentenza nuovo clan Partenio, l’Arci: “Avellino isola mafiosa”

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Le condanne per tre secoli, emesse dal Tribunale di Avellino al nuovo Clan Partenio, suscitano reazioni. Domani, da quanto si apprende, il Procuratore della Repubblica, Airoma, rilascerà delle dichiarazioni sulla sentenza. Sulla vicenda, si esprime l’Arci.

Che sottolinea un dato su tutti, ovvero che la sentenza ha riconosciuto la matrice mafiosa e la responsabilità in capo a tutti gli imputati.

L’Arci non ha dubbi ed evidenzia la “trasformazione” della città di Avellino da isola felice ad isola mafiosa.

“È mafia. Un clan di camorra si è mosso all’interno della nostra città – tra le aste giudiziarie e le attività – tra gli ordini professionali e i colletti bianchi, marcando e insediandosi all’interno di una borghesia senza spina dorsale che solo grazie alla procura ritrova i suoi anticorpi.

Una provincia e una città – e lo dice il report nazionale Ecomafie presentato ieri alla Camera – tra le prime in Italia per reati ambientali e in particolare per le cementificazioni illegali.

Una provincia e una città dove il confine tra lecito e illecito, tra profitto privato e benessere collettivo, tra controllo criminale e spazio democratico, si fa sempre più sottile.

Ma anche un territorio con tanti anticorpi, dal mondo del terzo settore e le associazioni che da anni denunciano – soli nel deserto – la presenza mafiosa in città, all’imprenditoria di eccellenza e alcuni coraggiosi esponenti nei consigli comunali.

Viva dunque la giustizia dei tribunali e le verità giudiziarie che verranno accertate nei prossimi grado di giudizio.

Viva soprattutto la memoria, l’impegno e la partecipazione di quanti con fatica aprono spazi democratici, di controllo e interesse popolare perché il prendersi cura della cosa pubblica attraverso l’impegno individuale e collettivo è la prima e più importante forma di antimafia sociale”.