«In quei momenti, sinceramente, non ho pensato a nulla, se non a quei due bambini nell’acqua alta».
Così Marco Fabbrizio, il 44enne di Grottaminarda, oramai, assurto a figura di eroe per il salvataggio in mare di due bambini finiti a largo su un gonfiabile a forma di unicorno.
Marco, operaio Ema a Morra De Sanctis e rappresentante sindacale Ugl metalmeccanici, si trovava al mare con la sua famiglia, a Lido Marini, località della provincia di Lecce nel basso Salento, stava facendo il bagno quando ha notato il bagnino accorrere ed i due bambini, a cavalcioni dell’unicorno gonfiabile, già lontanissimi. E così non ha esitato ad intervenire in sostegno del bagnino. Il suo supporto è stato determinante per il salvataggio.
«Solo successivamente, quando li tenevo stretti sul pattino, per tranquillizzarli – aggiunge Marco Fabbrizio – ho avuto un po’ di paura per il fatto che ancora non erano in salvo ed anche perchè mi hanno raccontato di non saper nuotare. Poi a mente fredda ho realizzato ed ho avuto maggior consapevolezza di quanto era accaduto. Ho agito con l’istinto di un papà, senza pensare. Ma lo rifarei senz’altro».
Secondo il racconto di Marco i bambini giocavano a riva con il gonfiabile preso in prestito ed in pochi minuti si sono ritrovati nell’acqua molta alta. La testa dell’unicorno avrebbe fatto da vela spingendoli sempre più al largo. «I bambini sono stati bravi – aggiunge – non hanno perso la calma. Ritengo importantissimo che tutti i bambini imparino a nuotare».
Ed intanto nel suo paese, Grottaminarda, si moltiplicano i messaggi rivolti a lui di congratulazioni e di orgoglio. viene definito un esempio di cittadino modello, un eroe, qualcuno propone la nomina a “Cavaliere” e l’amministrazione comunale guidata da Marcantonio Spera ha diramato un comunicato per elogiarlo:
«Il suo è stato un gesto da vero eroe – si legge nella nota – Grottaminarda è orgogliosa e fiera di avere un concittadino con tale coraggio, altruismo e senso del dovere. Ma la vicenda non ci sorprende perchè le sue doti umane sono a noi ben note».