Le norme che regolano la circolazione su strada dei veicoli a motore prevedono l’obbligo di utilizzare pneumatici omologati. In altre parole, il supporto deve essere conforme all’utilizzo stradale, dal punto di vista tecnico e costruttivo, al fine di garantire un adeguato standard prestazionale e di sicurezza durante la marcia. L’omologazione viene certificata mediante l’apposizione di uno specifico codice alfanumerico sulla spalla della gomma; vediamo di seguito com’è composto e come va ‘letto’.
L’importanza dell’omologazione
Conoscere le modalità di certificazione di conformità degli pneumatici è importante per diversi motivi. Anzitutto, un prodotto omologato è sicuro e affidabile, purché adoperato correttamente, e non espone l’automobilista a possibili sanzioni amministrative in caso di accertamento. Questo aspetto è fondamentale, e va tenuto presente ogni qual volta si acquistano uno o più pneumatici di ricambio, specie attraverso canali online. In tal caso, il consiglio è di affidarsi ad operatori specializzati e, in particolare, ad un e-commerce settoriale come Euroimportpneumatici.
La marcatura di omologazione: come si ‘legge’
Come accennato, uno pneumatico conforme alle normative vigenti reca sulla ‘spalla’ uno specifico codice alfanumerico, contenente diverse informazioni circa la procedura di omologazione.
La sequenza inizia sempre con la lettera maiuscola “E”, seguita da un codice formato da sei o sette cifre. Quella che si trova subito dopo la ‘E’ identifica il paese che ha rilasciato l’omologazione. Il Regolamento europeo di riferimento, infatti, assegna ai singoli paesi una cifra o un numero identificativi (1: Germania, 2: Francia, 3: Italia, 4: Paesi Bassi, 5: Svezia, 6: Belgio, 7: Ungheria, 8: Repubblica ceca, 9: Spagna, e così via).
Pertanto, uno pneumatico con marcatura “E3” è stato omologato da un ente italiano, anche se la gomma è stata prodotta in un altro paese. Come si legge nell’allegato 2 del Regolamento europeo, la ‘E’ misura 4,5 mm mentre la cifra o il numero che indicano il paese di omologazione è leggermente più piccolo (3 mm). “Le prime due cifre del numero di omologazione” – che possiamo identificare con X e Y – “indicano che l’omologazione è stata rilasciata conformemente alle disposizioni del regolamento n. XY nella sua versione originaria”, come spiega il regolamento europeo. I vari elementi della sequenza possono essere distanziati tra loro ma l’ordine non può subire variazioni.
Alcuni pneumatici recano una marcatura standard integrata dal simbolo relativo alle emissioni sonore, contraddistinta da una lettera ‘e’ minuscola seguita da un’altra lettera stampata dopo, in coda alla sequenza numerica. Da qualche anno, l’omologazione reca anche un codice che indica i limiti di rumorosità da rotolamento. Di solito, la sequenza viene stampata sulla parte alta della spalla, mentre quella centrale viene riservata ai codici che riassumono le prerogative tecniche e di utilizzo dello pneumatico.
Normativa di riferimento
Uno dei principali dispositivi normativi di riferimento è il cosiddetto “Decreto ruote”, ovvero il Decreto 10 gennaio 2013, n. 20 “recante norme in materia di approvazione nazionale di sistemi ruota, nonche’ procedure idonee per la loro installazione quali elementi di sostituzione o di integrazione di parti di veicoli sulle autovetture nuove o in circolazione”.
L’articolo 4 della norma individua le caratteristiche dello pneumatico necessarie all’omologazione; in particolare, si legge, “ciascun sistema ruota e’ progettato, costruito e montato in modo che, in condizioni normali di impiego e malgrado le sollecitazioni
cui puo’ essere sottoposto, non siano alterate le originarie caratteristiche del veicolo in termini di prestazioni e sicurezza, nonché in modo da resistere agli agenti di corrosione e di invecchiamento cui e’ esposto.”
A livello internazionale, la procedura di omologazione è definita dal Regolamento n. 124 della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UN/ECE) — “Disposizioni uniformi relative all’omologazione di ruote per autovetture e loro rimorchi”. La norma individua tutti i parametri tecnico costruttivi che vengono valutati in funzione del rilascio dell’omologazione.