Tragedia di Montoro: “sconcertante, ogni parola è superflua”

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Non è solo la comunità di Montoro ad essere scossa ed addolorata in queste ore, ma l’intera Irpinia. Il ragazzino di 14 anni che ha deciso di togliersi la vita nella sua casa alla frazione di Borgo, ha inferto una ferita nel cuore di chiunque. Ciascuno si immedesima come se fosse un proprio figlio, nipote, fratello. Un fatto assurdo, innaturale, a cui non ci si può rassegnare e a cui non si riesce a dare una risposta.
Nemmeno le autorità locali, il sindaco, il parroco, interpellate dalla stampa, riescono a trovare le parole giuste per spiegare, per capire, per dare conforto ad una famiglia che non può trovare conforto.

L’unico modo è la vicinanza per il sindaco Girolamo Giaquinto: «Si può solo esprimere l’affetto e la vicinanza della comunità alla famiglia, ai genitori, ai nonni e pregare o sperare per loro che questa vicenda non precluda la loro vita quotidiana che sicuramente sarà completamente devastata – afferma Giaquinto – ieri sera ho visto il padre. Io posso solo testimoniare il dolore di una comunità che alla notizia si è affollata sgomenta presso la casa di questa famiglia».

Sembra che il ragazzo ieri fosse impegnato, con l’aiuto dei genitori, nella preparazione di un plastico per l’esame di terza media. Ne traccia il profilo il parroco Don Michele Romeo: «Come tutti i ragazzi della sua età stava vivendo l’esperienza dell’esame di terza media. Un ragazzino con tanti progetti, con tanti sogni nel cassetto, anche con tanta creatività nel suo modo di essere e di fare, un ragazzino brillante che cercava sempre di dare il massimo nello studio ed in ogni cosa che faceva. E’ un qualcosa di davvero sconcertante dove ogni parola è superflua; anche noi siamo molto in difficoltà perchè in questi casi più che parole conta molto la presenza, la vicinanza e soprattutto per noi che crediamo, la forza della preghiera».