Scontri sul Raccordo dopo Avellino-Paganese, il pm firma gli inviti a comparire: indagati davanti alla Digos

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AVELLINO- La Procura di Avellino si avvia a chiudere le indagini sugli scontri che nell’ottobre del 2021 avevano visto contrapporsi tifosi dell’ Avellino e della Paganese con momenti di panico sulla strada dove c’erano anche famiglie che tornavano a casa. Il pm che ha coordinato le indagini della DIGOS di Avellino e di Salerno, il sostituto Maria Teresa Venezia ha firmato inviti a rendere interrogatorio per i quattro irpini indagati a vario titolo dei reati di violenza privata, danneggiamento, detenzione di oggetti atti ad offendere ed individuati in poche ore dagli scontri che avevano bloccato l’arteria di collegamento con Salerno. Venti gli indagati identificati dal personale agli ordini del vicequestore Vincenzo Sullo tra i supporters delle due squadre. I tifosi irpini sono difesi dal penalista Fabio Tulimiero. Già nel febbraio del 2022 nei confronti dei supporters indagati degli episodi di violenza tra le opposte tifoserie lungo il raccordo, nel tratto compreso tra gli svincoli di Montoro Nord e Montoro Sud, proprio sulla base degli elementi venuti fuori dall’indagine condotta da Digos di Avellino e Salerno, erano stati emessi 23 daspo, 8 nei confronti di tifosi irpini e 15 tifosi della Paganese (che sono sub judjce). Le misure amministrative per una durata variabile da 1 a 5 anni. Nei confronti di persone è stato imposto anche l’obbligo di firma. Sul fronte penale, a vario titolo, i protagonisti degli scontri sono accusati di violenza aggravata, rissa, lesioni personali, blocco della circolazione e danneggiamento in concorso. Ora si attende che la Procura chiuda le indagini e decida se esercitare l’azione penale nei confronti di tutti gli indagati o meno.