Pizza solidale e senza barriere preparata da pizzaioli speciali

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Pietradefusi si conferma comune senza barriere e aperto all’inclusione. Stamane nel centro del piccolo comune irpino, dove l’associazione di volontariato “Open heart” è impegnata da tempo con un progetto che vede coinvolti pizzaioli “speciali” con diverse abilità, prima pizzata solidale per cittadini “speciali”, provenienti anche dai vicini comuni di Venticano, Torre le Nocelle, Montefusco e Mercogliano.
“Sono giornate importanti che servono ad abbattere divisioni e barriere, che sono quasi sempre mentali, più che fisiche e materiali”, precisa il Consigliere regionale Livio Petitto. Presente all’iniziativa, l’onorevole irpino non ha risparmiato qualche critica alla Giunta De Luca. “Purtroppo su queste tematiche non c’è sempre una programmazione valida da parte della Regione: anche per questo incalziamo quotidianamente la maggioranza con una capillare azione di controllo e sensibilizzazione, con l’obiettivo di garantire risposte rapide e di qualità ai cittadini”.

Un obiettivo che vede da sempre in prima linea anche il Consorzio dei Servizi Sociali Ambito A5, che ha incassato convinti apprezzamenti per l’azione promossa e svolta sul territorio sia dai sindaci che dallo stesso Petitto. Per il Direttore Generale Carmine De Blasio “la piena inclusione delle persone diversamente abili passa dal loro inserimento nel mercato del lavoro. Il progetto della biopizza solidale va in questa direzione, così come i tanti progetti che, come Consorzio, stiamo mettendo in campo grazie ai fondi del PNRR e al forte sostegno della Regione Campania. Quando c’è piena sinergia tra pubblico e privato i risultati arrivano sempre e a beneficiarne sono le nostre comunità”.

Presenti all’incontro anche i sindaci di Pietradefusi e Montefusco, Gaetano Musto e Gaetano Zaccaria. “Le nostre piccole comunità – sottolineano i due primi cittadini irpini – hanno il dovere di fare rete e cooperare su obiettivi sociali così importanti, destinati a migliorare la vivibilità delle nostre comunità. La priorità è allargare il più possibile la rete istituzionale, in modo da garantire servizi sempre migliori e in linea con i bisogni e le aspettative dei nostri concittadini, soprattutto di coloro che vivono condizioni di difficoltà e necessitano di maggiore attenzione”.

La sfida lanciata nel segno della solidarietà a Pietradefusi è stata illustrata da Katia e Luigi Thomas dell’Associazione “Open Heart”, impegnata nel progetto della biopizza solidale che, oltre a valorizzare ed esaltare le produzioni di qualità, guarda all’inserimento lavorativo, attraverso percorsi di formazione professionali, di persone con diverse abilità.