Siamo agli sgoccioli: la crisi al Comune ha ormai le ore contate. Anche in vista di un Consiglio comunale che, a detta dei bene informati, dovrà essere convocato prima di Natale per assolvere agli obblighi di legge (scadenze finanziarie incombenti) e scongiurare l’addio ai fondi Pica… Tra oggi, al massimo domani, Margherita, Ds, Sdi e Udeur si daranno di nuovo la stretta di mano per essere parte attiva del patto organico di centrosinistra. Lo scenario non è cambiato. Al di là della discussione del Puc e delle cose che secondo l’Udeur non vanno svoltasi ieri alla casa del Victor Hugo con Sandra Lonardo Mastella, la questione rimane la stessa: visibilità e riequilibrio negli enti. A maggior ragione dopo il rafforzamento del partito di via De Conciliis che ha visto l’ingresso di Vincenzo Sbrescia dagli scranni dell’opposizione a quelli della maggioranza. Per non parlare di Pino De Lorenzo che tra il 15 e 17 dicembre convocherà una conferenza stampa nel corso della quale approfondirà il motivo del suo passaggio. E che si è già recato a casa Mastella per le presentazioni di rito. Di allargamento della Giunta non se ne parla neppure. Lo Statuto parla chiaro, il sindaco e l’opposizione pure. Si può discutere sul riassetto degli enti in scadenza, Cosmari e non solo. Tiene banco ancora una volta la possibilità per il Campanile di Clemente Mastella di aver una promozione che si chiama vice presidenza del Cosmari, anche se è pur vero che avanza un’altra ipotesi: ci sarebbe un altro palazzo in ‘odore’ di cambiamento o verifica. Ad ogni modo la Margherita continua a riunirsi nelle sedi ufficiali e nelle segrete stanze (idem i Ds e il partito Socialista di Costantino Severino in città). Pare che domenica scorsa il senatore Nicola Mancino abbia ricevuto il consigliere di opposizione Vittorio De Vito. Secondo qualche ‘malelingua’ il motivo sarebbe unico e solo: la proposta di entrare a far parte della compagine targata fiorellino. Ma questo è solo un piccolo dettaglio rispetto ad un panorama complicato che ha visto e che vedrà imbrigliato ancora per poche ore Piazza del Popolo e il suo sindaco che mai come in questo momento sembra aver sfoderato la spada per combattere contro gli ‘eretici’ di Ap – Udeur: hanno i piedi per terra e consci del risultato ottenuto, non si scollano dalle posizioni espresse. Al di là delle dichiarazioni più o meno palesi, siamo sicuri che la crisi si risolverà non con il rimpasto ma con il riequilibrio in uno o due enti che contano. Altrimenti… le bandiere non saranno ammainate – è quanto si sente dire –. Tanto meno gli scudi della compagine di maggioranza che vorrebbe uscire quanto più indenne possibile dal terremoto che l’ha vista protagonista. A domani o dopodomani le mezze verità che emergeranno dal ‘compromesso’ scritto. (di Teresa Lombardo)
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