“Cercate Mimì anche nei casolari abbandonati”. Caso Manzo, la richiesta degli avvocati

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I carabinieri cercano il corpo di Mimì Manzo. Su questo non ci sono più dubbi. Così come non ci sono dubbi sul fatto che le ricerche proseguiranno in una determinata zona che, ad oggi, pare quella più certa dove sia potuto avvenire qualcosa. La zona è compresa tra Fontana del Prete, una traversa di Prata lungo la strada che conduce alla Basilica dell’Annunziata, ed il depuratore comunale.

Luoghi ispezionati più volte ma nelle prossime ore saranno passati al setaccio grazie all’ausilio di attrezzature speciali provenienti da fuori provincia. Dunque, potrebbero esserci nuovi sviluppi nei prossimi giorni sulla misteriosa scomparsa del 71enne, avvenuta l’8 gennaio del 2021.

Ma la vera novità potrebbe essere un’altra. L’avvocato Federica Renna, che difende Romina e Francesco Manzo, e l’avvocato Nicodemo Gentile, difensore di Lucia Manzo – rispettivamente figli e sorella di Domenico Manzo – suggeriscono alla Procura di Avellino l’opportunità di dar corso ad una ricerca più approfondita del corpo di Mimì.

Con un’istanza presentata agli uffici della Procura, chiedono di porre l’attenzione sui tanti casolari che circondano la zona dove è scomparso il 71enne. Nello specifico, i casolari presenti nella strada senza uscita sul ponte tra Prata di Principato Ultra e Pratola serra, dove è presente una vecchia cartiera abbandonata ed i casolari presenti sulla strada statale n. 371 verso il comune di Tufo.

Insomma, vogliono dare un nuovo impulso alle indagini e alle ricerche.