“A Montella la giornata ecologica autocelebrativa” – così la definisce l’ASA – Ass. per la Salvaguardia dell’Ambiente in un comunicato:
Venerdì 3 giugno, a Montella, nell’area circostante “Il Ponte della Lavandaia e Vecchio Mulino” si svolgerà la “giornata ecologica” della Fai-Cisl per la cura dell’ambiente e la salvaguardia del territorio.
La parata, con in testa Sindaco e Presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto, con al seguito esponenti del sindacato e operatori del settore, stona però con le condizioni del luogo dove essa si svolge:
– a monte, l’incontrollato turismo “fluviale”, ha devastato il paesaggio e compromesso irrimediabilmente l’integrità dell’ambiente: tristemente celebri sono le immagini delle cascate e delle gole del Calore affollate di “bagnanti”;
– nel mezzo, finché c’è acqua è possibile assistere ai più triviali banchetti; quando subentra la stagione secca spadroneggiano, invece, pesci morti e pattume del turismo “mordi e fuggi”;
– a valle, è intenzione dell’Amministrazione Comunale realizzare un centro di raccolta rifiuti in un’area ad alto valore naturalistico e in prossimità delle falde acquifere.
Risulta fine a sé stessa la celebrazione dell’ambiente in un luogo così brutalmente aggredito, in cui gli Enti e le Amministrazioni locali da garanti della sua tutela, sono diventati gli sciagurati promotori di uno sviluppo turistico nelle acque del Calore, dirompente e non sostenibile, senza precedenti in Irpinia.
Sebbene il contesto fosse idilliaco non c’è alcun Vecchio Mulino ma soltanto i ruderi della struttura ridottasi, nel tempo, per l’incuria delle amministrazioni, a un cumulo di rovine di recente recintate. Come è possibile consentire la dilapidazione di un patrimonio storico e culturale di tale rilievo? Servono più contenuti e meno passerelle!