Malattia parodontale: quali vantaggi dalla cura con il trattamento laser?

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La malattia parodontale è una patologia multifattoriale che colpisce il parodonto, ossia i tessuti di sostegno dei denti. È comunemente nota come piorrea ed è una condizione che ha come principale causa un’infezione di natura batterica e virale molto grave che, quando non adeguatamente trattata, può cronicizzarsi e portare alla perdita dei denti.

Tra i principali sintomi che permettono di riconoscere la parodontite e, quindi, intervenire tempestivamente, figurano il ritiro delle gengive e i frequenti sanguinamenti. Un altro campanello d’allarme è la sensibilità ai cambiamenti di temperatura (sensibilità dentale al caldo e al freddo). Può inoltre essere presente una costante alitosi.

Con lo sviluppo della parodontite si genera infine una progressivamente minore stabilità dei denti, che iniziano a muoversi fino a cadere.

In considerazione della gravità dei sintomi appena indicati, è quindi essenziale correre ai ripari prenotando quanto prima una visita dentistica per poter valutare concretamente lo stato di avanzamento della malattia e identificare il trattamento più adatto.

Sicuramente un’igiene orale quotidiana attenta e curata è la principale arma di prevenzione contro questa patologia. Tuttavia, non sempre è sufficiente, dal momento che alcune persone sono naturalmente più predisposte di altre ad esserne colpite.

Per evitare di perdere i denti è fondamentale trattare l’area il prima possibile con un intervento mirato. Il trattamento laser è, ad oggi, una delle modalità più efficaci e meno invasive per combattere la parodontite.

I vantaggi del trattamento laser per la parodontite

L’approccio chirurgico e le cure farmacologiche non sempre sono risolutive per il trattamento della parodontite e, in considerazione della cronicità della condizione, anche la ricomparsa dei sintomi (ricadute) è comune.

La terapia con il laser può rivelarsi un’alternativa efficace e scarsamente invasiva per il paziente: il protocollo Perioblast™ messo a punto dai centri odontoiatrici partner del marchio IMI-EDN prevede un trattamento minimamente invasivo della malattia parodontale con l’ausilio di strumenti evoluti come il microscopio operatorio e il laser.

Curare la parodontite con il laser assicura vantaggi immediatamente percepibili per il paziente, primi fra tutti la profonda decontaminazione delle tasche parodontali e l’immediata riduzione, se non addirittura l’eliminazione, del sanguinamento e dell’infiammazione dei tessuti. Diversamente dalla chirurgia tradizionale, il trattamento con il laser non prevede incisione dei tessuti né punti di sutura.

Inoltre, il laser incoraggia la rigenerazione dei tessuti del parodonto attraverso la sua funzione biostimolante. È infine importante ricordare che non sempre è necessario l’impiego di anestesia per intervenire con il laser.

Cosa fare per mantenere nel tempo i benefici del trattamento

Una volta riconosciuta la natura e la gravità della parodontite del singolo paziente è opportuno creare un piano di cura personalizzato a lungo termine che permetta di ridurre il più possibile l’impatto della patologia.

Anche a livello domiciliare il paziente dovrà perseguire sempre buone abitudini di igiene orale, primo e più importante “scudo di difesa” per mantenere la bocca in salute: i denti dovranno essere lavati dopo ogni pasto e si suggerisce l’impiego di filo interdentale e collutorio per limitare al minimo la proliferazione della flora batterica. Sono inoltre da evitare il fumo e il consumo di sostanze alcoliche.

Due volte l’anno, è poi opportuno prendere appuntamento con il proprio dentista per sottoporsi alla periodica seduta di igiene orale professionale.

Qualora i sintomi della malattia parodontale dovessero ripresentarsi, sarà di vitale importanza intervenire nuovamente con il laser, sempre con un trattamento personalizzato.