L’avvocato Luigi Malfetano, storico della lega irpina, attuale amministratore del comune di Paternopoli, dopo aver ricoperto negli anni passati importanti incarichi per il carroccio irpino in qualità di vice responsabile regionale per il dipartimento immigrazione e sicurezza, dirigente provinciale e responsabile provinciale degli enti locali, comunica la rottura con il partito di Salvini dopo anni di militanza attiva:
“Mi sono iscritto alla Lega nella speranza di portare il mio apporto ad un partito sovranista anti-sistema, che doveva porre un argine alla tirannia della madre-madrina Europa. Con rammarico ho dovuto assistere ad una continua trasformazione delle posizioni del partito e prendere atto del fatto che nel corso degli ultimi due anni, la Lega, in preda ad una profonda confusione ideologica, su ogni tematica, ha cambiato linea politica.
L’appiattimento dello status quo del partito ha fatto sì che la Lega di oggi sia diventata esattamente ciò che la Lega cui mi ero iscritto voleva combattere. In provincia di Avellino, dall’ultimo commissariamento in poi, il partito ha smarrito la trasparenza e la linearità che l’aveva contraddistinto nel passato. Le ampie interferenze di scelte calate dall’alto effettuate con la pressoché unanime disapprovazione da parte della base del partito, la mancanza di dialogo tra il coordinamento provinciale pro tempore con i militanti nonché i continui contrasti interni per la gestione del partito in provincia, hanno allontanato numerosi militanti ed amministratori che nel corso degli anni avevano dimostrato la loro lealtà. Rammaricato per tutto questo anch’io ho deciso di lasciare la Lega”.