FOTO E VIDEO / Cervinara, in 400 per dire no alla camorra. “Ora un patto tra istituzioni e famiglie”

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Troppo sangue in pochi giorni. Due uomini feriti ed uno ammazzato a distanza di una settimana. In pieno giorno, davanti a tante persone, con il rischio di coinvolgere altri cittadini. Una recrudescenza preoccupante della criminalità organizzata, prima a San Martino Valle Caudina e poi a Cervinara. Ma questa volta la gente ha alzato la testa. Ha collaborato con le forze dell’ordine, fornendo elementi molto preziosi per assicurare allla giustizia i presunti responsabili. Che sono in galera.

I cittadini della Valle Caudina hanno fatto, però, e stanno facendo, molto di più. A cominciare da questa sera, sotto una fastidiosa pioggia mista a neve, di domenica pomeriggio. Hanno lanciato un forte segnale contro la camorra e contro ogni tipo di violenza. In 400 hanno marciato per le strade di Cervinara, soprattutto ci hanno messo la faccia. Hanno sfilato in maniera silenziosa. Raduno davanti la villa comunale. Associazioni e giovani in prima fila. Facce pulite, con la voglia di riprendersi il presente ed il futuro.

“Oggi abbiamo dato una risposta forte e chiara dopo quello che è successo – spiega Tommaso Bello, coordinatore della manifestazione -. Stiamo andardo verso un degrado estremo, c’era bisogno di una reazione. Non è più tempo dell’attesa, è tempo di dare delle risposte, lo devono fare soprattutto le istituzioni. Bisogna reagire, indigarsi. Occorre recuperare il tessuto sociale che si sta sbriciolando, non è più il tempo delle attese”.

“La gente ha collaborato con le forze dell’ordine – prosegue Bello – questo significa che c’è un barlume di speranza, c’è una luce in fondo al tunnel. Significa che c’è desiderio di denunciare le illegalità, non è più accettabile quello che si è verificato nei giorni scorsi.

“Bisogna avallare progetti culturali ed ascoltare di più i ragazzi”. E’ questa la ricetta giusta secondo Bello che, ovviamente, parla anche a nome di tante altre realtà associative presenti in Valle Caudina. “Occorre collaborare con i giovani, non bisogna voltarsi dall’altra parte: le istituzioni devono essere presenti, essere al loro fianco, finanziare, se è possibile, le attività di questi ragazzi che hanno voglia di esprimersi”.

In piazza anche il presidente della Provincia, Buonopane, i sindaci di Cervinara, San Martino Valle Caudina, Rotondi, Roccabascerana, il presidente del Parco regionale del Partenio, Franco Iovino, il vicesindaco di Mercogliano, Stefania Di Nardo ed il consigliere comunale Berardino Iovine, l’assessore alle Politiche sociali di Monteforte Irpino Giulia Valentino ed il consigliere comunale Angelo Damiano. C’era anche Franco Fiordellisi, segretario provinciale della Cgil.

“Anche in relazione ai venti di guerra che spirano sull’Europa, questa marcia assume un signficato ancora più importante”, dice il sindaco di Cervinara Caterina Lengua. “Diciamo no ad ogni forma di violenza e facciamo una scelta di campo chiara, netta a favore della legalità. Le nostre sono comunità sane, fatte di persone laboriose e perbene”.

“Ho detto sin da subito che c’è bisogno di un patto tra famiglie e istituzioni, dobbiamo recuperare l’attenzione verso i ragazzi. Il 21 marzo a Cervinara verrà il Procuratore Airoma per un’iniziativa con i giovani delle scuole”.