Calcio – Lupi, la decisione di Abete attesa per domani

Siamo alle battute finali. Ormai nulla può essere più rimandato, tutti i nodi stanno per venire al pettine. Ancora pochi giorni di sofferenza per i tifosi del lupo, che entro la fine della settimana – necessariamente – verranno a conoscenza delle sorti dei biancoverdi. Già perché le indicazioni della Figc sono chiare: prima di venerdì devono essere definite le partecipazioni alla serie D. Per quella data dunque dovrà essere noto il nome dell’imprenditore, o della sua relativa cordata, che sarà al posto di guida dell’Avellino. Sono attesi per domani i primi responsi della Figc, con Abete che comunicherà direttamente al sindaco quali società sono state ritenute idonee. Il prolungarsi dell’attesa è dovuto innanzitutto alla pioggia di domande ricevute, ben 5 considerando anche quella di D’Agostino. La Commissione pertanto non vuole lasciare nulla al caso, e prima di pronunciarsi si è premurata di effettuare tutte le indagini necessarie chiedendo a più riprese, a quanto pare, nuove documentazioni e fascicoli per valutare al meglio la solidità dei progetti presentati. L’Avellino dopotutto è un patrimonio storico del calcio italiano: l’opportunità di assicurarselo tramite un’operazione vantaggiosa fa gola a molti. Dopo che Abete avrà sfogliato la margherita, la palla passerà in mano al sindaco Galasso, chiamato ad una decisione entro giovedì 6 agosto.
Le 5 cordate intanto lavorano sottotraccia per riuscire ad allestire, nel caso fossero scelte, una squadra di serie D subito competitiva. La categoria è difficilissima e presenta non pochi problemi, sia logistici che economici, per non parlare del solito, cronico ritardo con cui la squadra comincerà a lavorare in vista del torneo.
Impegnato a chiudere le vecchie pendenze è Massimo Pugliese che si sta adoperando per chiudere quante più transazioni possibili con i vecchi creditori. Tra di loro figurava Fabrizio Lucchesi che, a quanto pare, dopo aver rifiutato una prima offerta si è accordato con l’imprenditore di Frigento, ritirando così l’istanza di fallimento che sarebbe stata discussa a fine agosto.