Verso il congresso provinciale del Pd – Le dimissioni di Zingaretti scatenano le polemiche: è scontro tra Capodilupo e Vittoria

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Michele De Leo – L’annuncio delle dimissioni da parte del segretario nazionale del Partito Democratico Nicola Zingaretti ha provocato una discussione interna al partito che è sfociata in polemiche anche a livello locale. Molto acceso è lo scambio di battute che si è registrato – sulla piazza virtuale di Facebook – tra il candidato alla segreteria Gerardo Capodilupo e Franco Vittoria che, in passato, è stato segretario provinciale del partito. “Vi chiedo scusa- scrive Capodilupo – perché chiedo il vostro sostegno mentre il mio segretario si “vergogna che nel Pd”. Vi chiedo scusa perché è evidente che non era una questione di quote rosa, ma di poltrone. Perché mentre si muore di covid il mio segretario si dimette, perché con un milione di nuovi poveri iniziano i “dai Nicola non mollare”. Vi chiedo scusa perché proprio ora mi mancano le parole per chiedere scusa. Vi chiedo scusa perché non è più una questione politica ma di decenza, perché questo non è costruire ma tirare a campare. Vi chiedo scusa per l’ indecenza. Vi chiedo scusa. Però ora inizia la vera sfida. Loro distruggono e noi costruiamo, loro giocano e noi ci impegnamo, loro guardano il dito e noi sbarchiamo sulla luna. Da domani aggiungeremo ancora idee e tanta passione. Siamo diversi, è ora di dimostrarlo”. Fin qui lo sfogo del candidato dell’area Festa – Petitto – De Caro. Parole che lasciano il segno e provocano la reazione dell’ex segretario provinciale Vittoria. “Ti sembra “logico” – ribatte il rappresentante della direzione nazionale del partito -, in un momento dove il segretario nazionale del tuo partito si dimette parlare di decenza? Ti sembra “logico” in un momento dove, come tu dici, ci sono nuovi poveri e pandemia che all’interno parlino di Congresso nazionale? Chi è che distrugge? Zingaretti ha lanciato una sfida seria. Il partito, in queste condizioni, non regge e c’è bisogno di una nuova vera rifondazione organizzativa e di identità. Tu parli di decenza? Si può condividere o meno un segretario, si può avere una opinione diversa e differente, ma quando si supera la soglia della “decenza” utilizzando parole di una sciatteria politica senza confini, questo crea disgusto!!!”.