Covid, il governatore: “Siamo ancora su filo del rasoio”. “In Campania servono 9 milioni di vaccini”

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“I presupposti del piano generale di distribuzione dei vaccini sono profondamente sbagliati. E’ il tempo di farla finita con le manfrine, altrimenti ci tuteleremo in tutte le sedi e arriveremo a chiedere l’invalidazione del piano di distribuzione approvato 20 giorni fa”.

Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook del venerdì pomeriggio. “Nella distribuzione dei vaccini per questa e la prossima settimana – ha spiegato De Luca – la Campania avrà 135mila vaccini, tenendo conto di una diminuzione del 10% per il mancato arrivo da Pfizer, l’Emilia Romagna 183mila vaccini, 50mila in più, il Lazio 179mila, 45mila in più, la Lombardia 304mila vaccini, 265mila più di noi, il Piemonte 170mila con 1,5 milioni in meno di abitanti, il Veneto 164mila, 30mila in più. Nessuno mi dica che stiamo rispettando criteri oggettivi”.

Secondo De Luca “abbiamo assistito al mercato nero dei vaccini, abbiamo chiesto un riequilibrio che ancora non è avvenuto. Discutiamo con Arcuri su come garantire alla Campania la copertura dei richiami. Qualcuno ha detto sbagliando e in modo provocatorio che la Campania non ha accumulato le scorte: è un’idiozia. Se abbiamo una sotto dotazione che scorte dobbiamo conservare? E arrivato il tempo di fare un’operazione verità e di farla finita con le manfrine, altrimenti ci tuteleremo in tutte le sedi e arriveremo a chiedere la invalidazione del piano di distribuzione. Mi auguro prevalgano buon senso e correttezza. Dobbiamo arrivare alla fine a un criterio uguale per ogni cittadino, un vaccino per ogni cittadino italiano. Questo è l’unico criterio serio, corretto e civile”.

“Intendiamo completare la vaccinazione di tutta la popolazione campana entro il 2021. Stiamo lavorando in queste ore per attrezzare dal mese di marzo, per quando comincerà la vaccinazione di massa per tutti i cittadini, 140 o 150 punti di somministrazione. Lo scopo – ha spiegato – è di arrivare a vaccinare 4,6 milioni di cittadini. Serve una operazione di carattere militare se vogliamo arrivare all’obiettivo”. De Luca ha chiesto di avere “9 milioni di dosi entro l’estate”, annunciando che bisognerà somministrare “tra i 55mila e i 60mila vaccini al giorno. È uno sforzo gigantesco, ma non abbiamo alternative”. Entro fine gennaio o inizio febbraio “completiamo la somministrazione della seconda dosi, se abbiamo i vaccini che ci mancano. Poi, da inizio febbraio, in Italia dovrebbe iniziare la distribuzione dei vaccini in base alla popolazione residente”.

“C’e’ ancora un tasso dell’8% di positivi, per avere una situazione di tranquillità dobbiamo scendere al 5%. Quando abbiamo ancora 1000 -1200 positivi vuol dire che dobbiamo stare attenti e che stiamo camminando sul filo del rasoio. La Campania è in zona gialla, non si sarebbe detto pensando alle tante, troppe campagne di sciacallaggio di questi mesi, per alcune trasmissioni la Campania doveva essere il Bangladesh. Ripeto, nessun compiacimento per la zona gialla, nessun rilassamento fino a quando non avremo completato la vaccinazione”, sottolinea. De Luca parla anche di una “buona tenuta” delle rianimazioni: “Siamo tra le regioni migliori d’Italia per presenze in terapia intensiva, quasi sempre sotto i 100 posti occupati rispetto ai 640 disponibili, dati che ci devono dare sicurezza e serenità”.