VIDEO E FOTO / Recovery, la Provincia chiama a raccolta l’Irpinia. Cgil: “Ripopoliamo i nostri territori”. Cisl: “Aziende senza internet, una follia”

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Alfredo Picariello – La Provincia di Avellino chiama a raccolta l’Irpinia per disegnare lo sviluppo futuro del territorio partendo dal basso. Grazie ai fondi in arrivo dall’Europa, grazie al recovery fund. Diversi attori istituzionali attorno allo stesso tavolo per concordare un piano regionale che veda protagonista, ovviamente, anche l’Irpinia. A Palazzo Caracciolo questa mattina il primo di una lunga serie di incontri. Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Anci e sindaco di Avellino (assente Confindustria per motivi istituzionali, sarà riconvocata la settimana prossima), si sono confrontati con il presidente dell’ente di Piazza Libertà, Domenico Biancardi, che, come si sa, rappresenta a livello regionale anche l’Unione delle Province.

Un summit che ha preso le mosse da un documento unitario elaborato dalla triplice che contiene le proposte sull’uso del recovery plan in provincia di Avellino.

“Abbiamo le idee molto chiare – spiega Franco Fiordellisi, segretario generale della Cgil -. Per utilizzare i fondi europei, occorre basarsi su direttrici fondanti, soprattutto interprovinciali, per fa uscire l’Irpinia e le aree interne dall’angusto recinto nel quale sono piombate. Dobbiamo pensare a progetti che permettano soprattutto il ripopolamento dei nostri territori con lavoro buono e ambientalmente sostenibile”.

 

Per Fernando Vecchione della Cisl, una delle priorità è senza dubbio “la digitalizzazione delle aree industriali. In tante aziende della nostra provincia, non ci sono né la banda larga e nemmeno l’adsl. Alcune imprese si collegano ancora con il 56 k. Se non facciamo qualcosa, questi imprenditori andranno via dall’Irpinia”.

“Occorre provare a recuperare il ritardo tra il Mezzogiorno ed il resto del Paese e in esso tra aree interne e le altre aree”, scrivono ancora i sindacati nel documento firmato, oltre che da Fiordellisi, anche dal segretario generale della Cisl (Doriana Buonavita) e della Uil (Luigi Simeone). “Nel dramma dell’attuale pandemia c’è una nuova ed ulteriore sfida per tutti, il dover riorganizzare, spazi pubblici, urbani, piccoli borghi, i servizi, la socialità, i luoghi di lavoro e domestici, con tutte le ricadute socio economiche”.

“Per cui lavorare – sostiene ancora la triplice (al tavolo di oggi era presente anche Costantino Vassiliadis, segertario Ugl) – per un progetto generale e complessivo del nostro territorio, nel contesto epicentrico ed infraregionale è importante, auspicando per il Sud e le aree interne il mantenimento dell’impegno al riconoscimento minimo del 34% da parte del Governo sulla spesa corrente”.

Lunedì prossimo a Palazzo Caracciolo ci sarà un nuovo confronto. Con le associazioni di categoria (dai rappresentanti degli agricoltori a quelli dei commercianti) ed i presidenti dei due Parchi Regionali, quello dei Monti Picentini e quello del Partenio.