Era già qualche tempo che i cittadini di Serino avevano riferito ai Carabinieri che nei boschi attorno al paese si trovavano spesso alberi tagliati e vegetazione completamente deturpata, chiaro segno di persone che andavano a tagliare gli alberi del Terminio per rivenderne poi la legna. Così, i militari hanno deciso di organizzare dei sevizi mirati, al fine di vedere se quanto riferito dai cittadini poteva corrispondere a realtà e se era possibile identificare gli autori di quello scempio arrecato alla natura della verde Irpinia. Dalla prima mattina del 4 giugno, quindi, i carabinieri di Serino hanno disposto un servizio automontato nelle zone boschive del serinese, alla ricerca dei ladri di legname: un servizio che ha portato ad ottimi risultati. I militari, infatti, hanno sorpreso e tratto in arresto due persone, padre e figlio, entrambi di Serino, intenti ad abbattere e tagliare alcune piante ad alto fusto, tra cui anche molte querce, in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale.
I militari hanno potuto accertare che i due arrestati, tra l’altro già pregiudicati per reati specifici, si erano recati in località montuosa denominata “Boschetto San Salvatore” già dalla mattina alle 8, armati di due seghe elettriche e di 4 muli. La zona in cui sono stati sorpresi, che non solo è demaniale, quindi area pubblica di proprietà del Comune di Serino, è addirittura sottoposta a vincolo idrogeologico e classificata come zone protetta, essendo inserita all’interno del sistema di parchi regionali.
I due uomini, V.L.classe 1957 e V.D. classe 1984, nel momento in cui i militari li hanno sorpresi, avevano già tagliato diversi alberi, ed erano intenti a tagliare ulteriormente il fusto in pezzi più piccoli e quindi facilmente trasportabili in groppa ai 4 muli che si portavano appresso. Alla vista dei militari, i due pregiudicati hanno abbandonato tutto al suolo, dandosi ad una precipitosa fuga lungo i sentieri del bosco. Ma non hanno avuto scampo, e dopo dieci minuti di inseguimento, gli uomini dell’Arma li hanno bloccati ed ammanettati. I due, dopo gli accertamenti di rito presso la caserma di Serino, sono stati arrestati e trasportati presso il carcere di Bellizzi Irpino, non prima però di fornire alcune spontanee dichiarazioni attraverso le quali i militari hanno scoperto che i due congiunti, tagliavano quella legane per poi andarla e rivendere in tutto il mandamento, ricavando fino a 3mila euro al mese. Mentre gli arrestati sono stati portati al carcere e le motoseghe sono state sottoposto a sequestro, i 4 muli sono stati affidati ad una signora del posto ed il legname già tagliato è stato recuperato da una ditta incaricata dal Comune di Serino. Nella giornata di ieri, per i due uomini, portati in Tribunale per la celebrazione del giudizio per direttissima, è scattata la convalida dell’arresto e la misura cautelare degli arresti domiciliari.
Redazione Irpinia
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