Pd – Romei: “I cittadini scelgano la politica della gente”

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Avellino – “Diversa dalle altre, sui generis innanzitutto per le condizioni che l’hanno motivata”. È così che, a pochissime ore dalla chiusura, Gennaro Romei – candidato al Comune di Avellino con il Partito Democratico – definisce la campagna elettorale.
“Non credo sia una mistificazione definirla epica, nel senso che prima ancora delle alternative programmatiche su cui i principali cartelli elettorali si misurano, a contrapporsi è la metodologia politica che li ispira. Siamo di fronte ad uno spartiacque storico che contrappone il vecchio modo di far politica a chi ha la voglia, la passione e la vocazione a realizzare realmente una democrazia partecipata e trova nella reale difesa del territorio e della sua gente, nell’idea di cittadinanza attiva, come luogo primo di confronto, la sua essenza. I toni accesi e la scientifica delegittimazione dell’avversario sono, poi, la strategia politica che il centro-destra ha scelto come leit-motiv della sua campagna elettorale, e questo fa intendere ancor più che l’assenza di programmi che li caratterizza”.
Poi alcuni passaggi sulla sua esperienza personale, un viaggio faticoso ed emozionante attraverso la gente, le strade e i quartieri della città. “Ho incontrato tanti giovani, mi sono confrontato con molti migranti che hanno scelto di vivere nella nostra città. Ne ho ascoltato le voci, ne ho raccolto i disagi e le attese. Quando Moro parlava di umanità della politica credo si riferisse proprio alla capacità di ascoltare la società, di leggerne i mutamenti e di interpretarli, e soprattutto di comprenderne i sentimenti che la animano. Questa è la lezione che cerco di rendere viva ogni giorno, prima durante e dopo la parentesi elettorale e che ha caratterizzato il mio percorso politico, sensibile all’etica della responsabilità e del rispetto delle Istituzioni, sensibile alle attese dei cittadini tutti e non solo dei nostri elettori. Dallo sportello per i migranti, all’offerta culturale, dall’impegno per la riqualificazione dei quartieri più difficili all’innovazione urbanistica e alle frontiere dell’energia pulita, dal futuro delle nuove generazioni alla vivibilità cittadina: queste le proposte concrete su cui ho intenzione di lavorare.
Gli avellinesi non hanno bisogno di ricevere lezioni quasi fossero incapaci di portare a compimento una qualsiasi valutazione politica. Troppo spesso e per troppo tempo si è cercato di parlare a loro come a un gregge in cerca di un padrone che pensasse al loro posto. Ciò che queste elezioni rappresentano è sotto gli occhi di tutti, le forze scese in campo sono sufficienti a commentarsi da sole. Gli avellinesi non saranno chiamati unicamente a valutare programmi e proposte e a misurare l’operato dell’amministrazione Galasso. Saranno chiamati a scegliere tra la definitiva liberazione dai lacci del clientelismo e la politica della gente, la politica che vuole restituire al popolo il suo diritto a essere parte di un progetto corale che è la costruzione della città del futuro”.

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