Al Carcere Borbonico di Avellino in mostra Pizzi Cannella

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Piero Pizzi Cannella
Piero Pizzi Cannella

Fino al 9 febbraio 2015 il Complesso Monumentale Ex Carcere Borbonico di Avellino, principale polo museale della provincia irpina, ospita la mostra del romano Piero Pizzi Cannella, tra i più rappresentativi e innovativi artisti e pittori contemporanei.

L’adesione di Pizzi Cannella si affianca alla partecipazione al progetto “Irpinia: un sistema fra cultura e memoria” di importanti personalità del panorama culturale italiano, a partire da Ettore Scola a Gianni Fiorito, da Toni Servillo a Paolo Sorrentino, da Moni Ovadia a Andres Neumann a Fabrizio Gifuni.

Un’iniziativa culturale che ha come obiettivo la messa in opera di una serie di eventi multidisciplinari, attraverso cui arti visive, cinema, fotografia, teatro, musica si propongono quali strumenti di marketing per valorizzare il territorio dell’Irpinia a livello internazionale. E che vede protagonisti alcuni poli della provincia: Bagnoli Irpino, l’Abazia del Goleto a Sant’Angelo dei Lombardi, Nusco e il Carcere Borbonico ad Avellino, per l’appunto.

La mostra è stata pensata appositamente per gli spazi del polo monumentale avellinese e presenta al pubblico i lavori più introspettivi dell’attività pittorica e scultorea di Pizzi Cannella. Oltre venti opere, tra sculture e carte, il cui nucleo espositivo è rappresentato dall’installazione intitolata “La Fontana Ferma” fatta di quattro grandi anfore collegate da un sistema di irrigazione che propone giochi di acqua molto suggestivi. Attorno a essa ruotano quattordici sculture inedite, realizzate nell’arco di quasi trenta anni di attività.

I Gioielli, le Conchiglie, i Fiori secchi e le Lucertole, che lo stesso artista definisce i suoi “personaggi immaginari” e che sono costantemente presenti nelle sue tele, si mostrano qui per la prima volta sotto forma di scultura.

A corredo di ciò, alcune grandi carte che approfondiscono la tematica dei vasi e delle anfore.

Nel corso degli anni l’arte di Piero Pizzi Cannella è stata esposta e apprezzata in tutto il mondo. Durante la sua attività ha prodotto innumerevoli personali (da New York a Berlino, da Firenze a Basilea) e ha preso parte a numerosi eventi ed esposizioni collettive (da San Paolo del Brasile a Sidney, da Istanbul a Leningrado).

Sue opere sono esposte in modo permanente in illustri collezioni pubbliche e private, tra cui quelle di Palazzo Reale a Milano, Galleria d’Arte Moderna di Bologna, Museo Mumok di Vienna, Hotel des Arts di Tolone, Museo d’Arte Contemporanea di Pechino, MACRO di Roma, San Giorgio in Poggiale a Bologna, Biedermann Motech a Villingen-Schwenningen (Germania), al Museo d’Arte Moderna di Saint Etienne (Francia) e alla Galleria d’Arte Moderna di Torino.

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